Presentato ufficialmente “Cambiare si può”, il progetto promosso da un gruppo di intellettuali, sindacalisti ed esponenti della sinistra piacentina finalizzato a costituire un polo elettorale autonomo dal PD e dalla coalizione che lo appoggia, in vista delle prossime elezioni politiche. “Le candidature verranno scelte con un percorso partecipato che valorizzi le esperienze di lotta e opposizione sviluppatesi nel paese sui temi del lavoro, della difesa dell’ambiente, contro le grandi opere, per la scuola e i servizi pubblici, per la pace, i diritti, la democrazia e la lotta alla mafia” spiegano i promotori Franca Bassi, Lia Zavatti, Leo Bolliger e Roberto Montanari.
La presentazione si è tenuta questo pomeriggio nel corso di un banchetto di raccolta firme per l’indizione di due referendum sui temi del lavoro, per il ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e l’abrogazione delle norme che “svuotano la contrattazione nazionale” (art. 8). Inoltre è stato presentato il primo gruppo di sostenitori e l’assemblea costitutiva che si terrà il prossimo 18 dicembre presso l’ex circoscrizione 4 in piazza Paolo VI.
“Vogliamo dare voce a coloro che non sono d’accordo con le linee economiche del Governo Monti appoggiate da quasi tutti i partiti. Noi vogliamo un’economia che non abbia al centro le leggi del mercato e la grande finanza, ma che parta dalla base, guardando al lavoro, alla tutela dei cittadini, alle pensioni” spiega Zavatti.
“Chiediamo di uscire dalla crisi senza seguire la linea Monti che avvantaggia la finanza e impoverisce le persone. Crediamo in un mondo in cui il lavoro ci sia e non sia precario, in cui si può andare in pensione ad un’età decente, in cui si pensi alle strutture di base senza perdere tempo e soldi in grandi opere” conclude Bassi.