In Consiglio comunale è scontro sul nuovo regolamento Irpef. La “piccola riforma” introdotta dall’assessore Pierangelo Romersi prevede per la prima volta l’introduzione deglli scaglioni come su base nazionale: dallo 0,52% per tutti si passa a fasce che vanno dallo 0,42 per i redditi più bassi allo 0,80 per i massimi. Nel dettaglio: fino a 15mila 0,42, tra 15 e 28mila lo 0,52,tra 28 e 55mila lo 0,68, tra 55mila e 75mila lo 0,78%, oltre 75mila euro lo 0,80. L’esenzione è prevista per i redditi sotto gli 11mila euro e per le famiglie con almeno 5 componenti e un reddito Isee fino a 15mila euro. “Per l’80% dei piacentini è prevista una diminuzione”. Si calcola che si potrà avere una forbice he va da risparmi di 15 euro all’anno per i redditi più bassi e un rincaro di 280 euro per quelli più alti”. Romersi ha poi parlato dell’ “ottimo inizio del tavolo di lavoro che si occupa di contrasto all’evasione fiscale”. Scintille in aula quando Romersi ha anticipato che il bilancio 2013 “non conterrà alcuna risorsa per il referendum per l’approdo in Lombardia”. A quella frase Tommaso Foti (Pdl) ha sbottato: “E’ una falsità, è previsto dalla Costituzione che le risorse le metta la Provincia”. Subito polemiche da parte di Marco Tassi (Pdl): “Una riforma che maschera aumenti per i redditi medi”. Contro si è schierato anche Filiberto Putzu (misto) soprattutto per gli aumenti anche per i redditi alti.
Pesanti le dichiarazioni di Foti contro il provvedimento: “Questa è una stangata, si sta spostando sul 20% dei contribuenti il costo della macchina amministrativa. Chi paga già viene stangato, altro che evasione fiscale. Applicate un aumento del 50% a chi pagherà sopra lo 0,52% e fino allo 0,80%. Io penso che si sia toccato il limite: qui si dice ad alcune categorie che il futuro è solo fatto di tasse e che quindi dovrebbe andarsene da questo paese. Alla gente non si può chiedere più soldi e dare anche meno servizi. Dovete dire cosa offrite di più a coloro che pagheranno di più. Questa è una politica perversa che punta a eliminare il ceto medio. Un provvedimento presentato all’insegna della sfrontatezza contro chi produce reddito. Un provvedimento figlio di una campagna elettorale strisciante: vincerete un paese di morti in piedi. Questa è una rapina a mano armata”. Subito dopo l’intervento del leghista Massimo Polledri: “Le esenzioni sono state fatte solo per gli extracomunitari e per la Cgil”.