“Rivedere l’assetto della stazione ferroviaria di Piacenza”. Lo chiedono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle che individuano alcune criticità alle quali, spiegano, urge porre rimedio. I grillini propongono che i posti per i disabili vengano spostati dal fondo di via dei Pisoni all’ingresso della stazione, al posto di quelli attualmente a pagamento, che venga realizzato un passaggio per disabili illuminato e protetto in modo che sia sempre garantito l’accesso immediato ai binari e all’ascensore. Chiedono inoltre che vengano ritracciate le strisce dei parcheggi in modo da aumentare i posti auto, eventualmente utilizzando il progetto preparato dall’Associazione pendolari. Per migliorare l’aspetto e la sicurezza del parcheggio esortano una manutenzione completa del manto stradale. Chiedono di ritirare l’ordinanza di divieto di sosta e rimozione forzata delle biciclette, rendere nuovamente gratuito il parcheggio e prolungarne l’apertura fino alle 22.30 durante la settimana e l’apertura nei fine settimana.
IL COMUNICATO DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Da sempre i pendolari piacentini sono stati considerati dalle varie amministrazioni, dapprima bacino di voti da corteggiare con promesse elettorali ad effetto e poi, una volta concluse le elezioni, cittadini di serie B da accantonare senza mai prendere realmente in considerazione le loro esigenze. E’ bene ricordare che Piacenza costituisce il punto di partenza per migliaia di cittadini che giornalmente si spostano con i treni verso la Lombardia o l’Emilia Romagna per motivi di studio o lavoro. A questi si sono sommati nell’ultimo periodo i pendolari di ritorno: cittadini che per motivi economici hanno dovuto abbandonare l’auto per spostarsi con il treno. Molti sono anche quelli che per risparmiare o per comodità scelgono di recarsi in stazione in bicicletta. I disagi che i pendolari devono affrontare giornalmente, spesso cominciano ancora prima di mettere piede sul treno, nel momento in cui si trovano a dover parcheggiare la propria bicicletta o l’auto. Come evidenziato dall’Associazione dei pendolari, la stazione di Piacenza e i parcheggi auto e bici di via dei Pisoni versano in condizioni igieniche pessime, il parcheggio a pagamento per le biciclette rimane chiuso il sabato pomeriggio e l’intera domenica e durante la settimana chiude alle 21.30, rimanendo inservibile quindi durante i fine settimana o per chi arriva in stazione in serata. Tutti disservizi questi che non facilitano la già difficile giornata di un pendolare. Ci chiediamo dunque perché non sia rispettato il protocollo preliminare d’intesa firmato nel ’95 con le allora Ferrovie dello Stato che prevedeva la costituzione di una commissione permanente da convocarsi almeno 4 volte all’anno per attuare gli impegni presi e migliorare il servizio viaggiatori.
Noi consiglieri del M5S ci facciamo portavoce delle richieste dell’Associazione pendolari e qualche giorno fa abbiamo depositato una mozione in cui chiediamo che i posti per i disabili vengano spostati dal fondo di via dei Pisoni all’ingresso della stazione, al posto di quelli attualmente a pagamento, che venga realizzato un passaggio per disabili illuminato e protetto in modo che sia sempre garantito l’accesso immediato ai binari e all’ascensore. Chiediamo inoltre che vengano ritracciate le strisce dei parcheggi in modo da aumentare i posti auto, eventualmente utilizzando il progetto preparato dall’Associazione pendolari. Per migliorare l’aspetto e la sicurezza del parcheggio chiediamo una manutenzione completa del manto stradale.
Per incentivare l’utilizzo delle biciclette per recarsi in stazione riteniamo opportuno ritirare l’ordinanza di divieto di sosta e rimozione forzata delle stesse, rendere nuovamente gratuito il parcheggio e prolungarne l’apertura fino alle 22.30 durante la settimana e l’apertura nei fine settimana.
Chiediamo infine al Sindaco e all’assessore competente che vengano implementate tutte le azioni di competenza comunale volte al miglioramento del servizio viaggiatori e che Trenitalia venga sollecitata nel rispetto del protocollo d’intesa nella parte in cui si prevedeva l’utilizzo della linea ad alta velocità da parte di treni per pendolari, trainati da locomotori a doppia tensione o nelle modalità che la società riterrà più opportuna e conveniente.
I consiglieri comunali del M5S