Consorzio di bonifica, la Regione boccia le modifiche allo statuto

La Regione boccia le modifiche statutarie proposte dal Consorzio di Bonifica piacentino. La nota con cui l’assessore regionale Tiberio Rabboni rispedisce al mittente il testo è dei giorni scorsi dopo un’attenta analisi. Il Consorzio di Bonifica aveva provveduto ad apportare alcune modifiche allo statuto il 28 settembre scorso. La stroncatura è su tutta la linea. In primis Rabboni fa notare che le modifiche proposte “determinano un articolato che si differenzia notevolmente dallo statuto tipo approvato a suo tempo dalla giunta regionale”. A seguire “il testo risulta non conforme al vigente statuto, nonché al vigente contratto nazionale dei dirigenti dei Consorzi di bonifica, il ruolo che viene assegnato al direttore generale. Dalle modifiche proposte risulta infatti che figura che non solo non si pone più al vertice gerarchico sotto il profilo della gestione amministrativa e della direzione del personale del Consorzio, essendo sostituita in gran parte delle sue funzioni dal Comitato amministrativo, dal presidente e dai direttori d’area, ma il cui incarico è addirittura configurato come eventuale”.

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“Un’importante osservazione all’articolato va avanzata in merito alla possibilità da parte del consorzio di finanziare o rilasciare garanzie o fidejussioni a consorzi di scopo tra consorziati per la realizzazioni di opere di loro interesse. Si ricorda infatti che la contribuenza consortile viene riscossa dal Consorzio esclusivamente per la manutenzione ordinaria delle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione e per il funzionamento del Consorzio. Si segnala inoltre l’inopportunità di prevedere limitazioni alla presenza del collegio dei revisori dei conti alle sedute del comitato amministrativo. Si riscontrano peraltro anche modifiche volte a inserire nel corpo dello statuto contenuti più tipicamente consoni a un regolamento di organizzazione. Per questi motivi s comunica che l’inviata proposta di modifica del vigente statuto del consorzio non presenta un testo che possa essere presentato in giunta per l’approvazione.