Pierluigi Bersani è il candidato premier del centrosinistra. Ha vinto le primarie battendo il sindaco di Firenze Matteo Renzi con una percentuale che si attesta intorno al 60%. La stessa che il segretario vanta anche nella sua città Piacenza, dove ha vinto in quasi tutti i 51 seggi sparsi sul territorio cittadino. Bersani ha preso 10117 voti (59,85%) contro i 6787 di Renzi (40,15%) per un totale di 16.904 voti validi. Renzi per un totale di Un risultato che gli exit poll avevano già dato a pochi minuti dalla chiusura delle urne. Alla sede del Pd di viale Risorgimento, dove erano riuniti tutti i maggiorenti del partito, dal segretario provinciale Vittorio Silva al vicesindaco Francesco Cacciatore, dal presidente del comitato Bersani Marco Carini al segretario cittadino Christian Fiazza, ben presto è arrivato il momento di stappare le bottiglie. “Una grande vittoria di democrazia” hanno detto in coro. “Il 60% è un dato oltre le aspettative, straordinario – ha spiegato Silva rimarcando il successo anche nel seggio di Sant’Ilario dove al primo turno aveva vinto Renzi – E’ stata una vittoria per tutto il centrosinistra e tutto il Pd. Anzi, il Pd ne esce rafforzato. Ora dobbiamo continuare a dire alla gente cose semplici, ma vere”. Un messaggio a Reggi, il grande sfidante sostenitore di Renzi (ieri sera a Firenze), è arrivato anche sia da Silva che da Cacciatore: “Con certe polemiche abbiamo rischiato di sporcare una competizione. Certe asprezze potevamo evitarcele”. Gli ha fatto eco Cacciatore: “Qualcuno dovrebbe riflettere su una campagna elettorale troppo urlata e aggressiva che ha fatto perdere qualcosa. Anche Roberto (Reggi, ndr) dovrebbe fare qualche riflessione”. Carini ha parlato di ampia vittoria spiegando che “ci sono anche cose del programma di Renzi che vanno salvaguardate: è necessario che la politica costi meno, bisogna, per così dire, emilianizzare l’Italia”. E ancora: “Questo non era il congresso del Pd, abbiamo solo votato chi era il miglior candidato possobile. I renziani? Faccio fatica a chiamarla “altra parte”, siamo lo stesso partito e vogliamo dare una svolta insieme. Questa è una grande prospettiva di cambiamento”. Il Renzi point in largo Battisti ieri sera era desolatamente vuoto.
Infine, come facilmente pronosticabile, Pier Luigi Bersani ha stravinto il ballottaggio a Bettola, il suo paese d’origine in Val Nure, sull’Appennino Piacentino. Per il segretario del Pd 241 voti (quasi il 90%) contro i 28 dello sfidante Matteo Renzi. Rispetto al primo turno Bersani ha preso 19 voti in più, Renzi sette in meno.