AGGIORNAMENTO ore 17 – L’affluenza tiene. Anche nel pomeriggio nei 51 seggi della provincie hanno votato 13mila e 304mila piacentini,. Una settimana fa avevano espresso il proprio voto in 14mila 625. Un calo c’è stato ma si potrebbe definire fisiologico, di circa 1300 unità pari al 9,1 per cento.
Alle 12 si registra una lieve flessione nella partecipazione al ballottaggio di centrosinistra tra Bersani e Renzi, anche se sono stati oltre 6mila e 300 i votanti, più o meno in linea con la scorsa tornata elettorale (alla fine furono oltre 8mila a Piacenza). Ma a tenere banco, in quasi tutti i seggi allestiti nel Piacentino, la polemica sulle regole. Molti dei 1100 elettori piacentini cui non stata accettata la giustificazione dal coordinamento per le primarie e quindi non potevano votare, si sono comunque riservati alle urne per far sentire la loro protesta. Diversi momenti di imbarazzo si sono registrati al seggio allestito in Sant’Ilario dove il segretario Girogio Cisini ha dichiarato di essere “notevolmente in difficoltà a dire alla gente che non può esprimere la propria preferenza. E’ un danno per il partito e un fatto mortificante” ha rimarcato Cisini confermando gi le dichiarazioni fatte ieri. “Domenica scorsa ero a Milano e non potevo votare per problemi famigliari, non mi hanno accettato la giustificazione” ha tuonato Lucia Rossi. ” uno scandalo”. stata invece accettata in extremis la giustificazione di un’elettrice che ha quasi esultato quando le hanno consegnato la tessera elettorale. “Per fortuna riesco a esercitare un diritto, ma quanta fatica”. Presente al seggio di Sant’Ilario anche la parlamentare Paola De Micheli secondo cui il margine di vantaggio accumulato da Bersani al primo turno “ci fa stare tranquilli. Le polemiche sulle regole? Erano chiare fin dall’inizio”. Pensiero confermato anche dal segretario Vittorio Silva.