I giovani del Pdl sono tutti schierati con Giorgia Meloni. Almeno nel Piacentino e stando a quanto hanno dichiarato i loro rappresentanti di Giovane Italia, formazione giovanile del Popolo della Libertà, che da qualche giorno ha rinnovato i suoi vertici. Da Filippo Galba, neo eletto presidente, passando per Erika Opizzi, consigliere comunale ed ex coordinatrice provinciale, per arrivare a Massimiliano Morganti, presidente provinciale uscente e capogruppo del Pdl a Fiorenzuola, la voce è unanime: “Primarie subito”. Tre anime giovani del partito, che hanno deciso di far sentire la propria voce, rappresentando però molti come loro chiedono e continueranno a farlo le primarie per scegliere il candidato alla premiership sulla falsariga del Partito Democratico.
Una decisione da parte del movimento, che ha portato addirittura all’occupazione di varie sedi in tutta Italia: “Sono d’accordo con le occupazioni, perché le primarie sono uno strumento importante per far partecipare la base. Una base legittimamente delusa dal partito” ha detto Galba, confermando come, in un momento con pochi riferimenti a livello nazionale, sia rimasta solo Meloni: “Personalmente sì, sia per i suoi trascorsi ma condivido quando sostiene. Abbiamo perso credibilità, adesso addirittura le annullano. Per me è un suicidio politico”.
Dello stesso avviso Morganti e Opizzi: “Giovane Italia non ci sta – chiarisce Morganti – è un anno, dall’evento di Pecorara che lo abbiamo detto ai big di passaggio”. “Abbiamo raccolto le firme – gli fa eco Opizzi – annullarle è uno sgarbo per noi e coloro che le hanno raccolte”.
Anche loro, come Galba, sembrano avere poi un unico riferimento nel Pdl: “Giorgia Meloni è la sola ad aver difeso le primarie, gli altri hanno tifato contro (Santanché ndr). Chi come noi ci ha messo la faccia non può vivere bene l’annullamento delle primarie”.
Pessimo, da parte loro, anche il giudizio sulla cosiddetta “cosa azzurra”: “Ho iniziato in An, ho aderito con entusiasmo al Popolo della Libertà, all’interno del Partito Popolare europeo – spiegano – se Silvio Berlusconi vuole costruire qualcosa a sua immagine e somiglianza, con la gente che pare e piace a lui, bè, allora penso che se la farà da solo”.