Reggi: “Solo Renzi garantisce il cambio di passo. Gli altri? Immobili”

“Questo paese ha bisogno di un cambio di passo e solo Renzi può farlo“. L’ex sindaco Roberto Reggi ha ricordato questa mattina “l’importanza di andare a votare domenica perché  – ha ribadito – quel giorno si sceglie il premier”. “O meglio – ha precisato – Se vincerà Renzi sarà così. Perché se vince Bersani, si candiderà Berlusconi e non so come andrà a finire. Il segretario avrà difficoltà perché il suo bacino elettorale é risicato mentre Matteo può pescare oltre i confini del centrosinistra. Renzi è l’unica alternativa a un governo Monti che sì, ha ridato prestigio alla nazione, ma non ha dato equità e sviluppo”.

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Reggi è poi tornato sul confronto in Rai tra i due contendenti avvenuto ieri sera: “I piacentini lo avranno visto anche ieri quanto Renzi sia più concreto nella sua proposta politica, quanto sia concreto nei servizi (noi ripartiremo dalla formazione, dal lavoro alle donne, servizi per bambini), così come fanno quotidianamente i sindaci e come ho fatto io a Piacenza. Renzi ha questa qualità di rivolgersi direttamente ai cittadini attraverso questioni concrete. É la miglior garanzia per chi vede in lui la possibilità di innovare”. L’ex primo cittadino non ha avuto remore a screditare il segretario Bersani: “Abbiamo bisogno di un cambio di il passo e deve farlo chi ha il fisico, non chi appare immobilista e non riesce a cavalcare positivamente il cambiamento. Bersani è una brava persona, ma francamente…”. Reggi crede che nonostante l svantaggio di nove punti al primo turno, la partita sia ancora aperta: “Siamo in svantaggio per 3-2, ma ora noi possiamo pescare anche l’elettorato indipendente, cosa che Bersani non può. Sarà più bello vincere in rimonta. E se non accadrà, come ha detto Renzi, saremo a disposizione. Noi lo continuiamo a dire, Bersani non lo ha ancora detto”. Infine si è poi tolto un sassolino dalle scarpe riguardo all’atteggiamento del Pd piacentino: “Non sono io isolato, è questo Pd che si isola dai piacentini. Schierandosi tutti con Bersani sono arrivati solo al 50%, era il minimo. Nel Pd piacentino c’è tanta gente che chiacchiera e occupa posti di rilievo lasciando fuori gente più meritevole. Il partito ostile nei miei confronti? Lo è sempre stato, anche quando facendo il sindaco, ma non mi sono certo mai spaventato, come avete potuto vedere”. Ha poi aggiunto: “Forse certa gente si dimentica che anch’io, come D’Alema, ho contribuito a fondarlo questo partito”. Sul centrodestra: “Berlusconi è alla finestra, sta cercando di capire chi vince per decidere. E se vince Bersani vedrete che si candida”. Infine un’ultima battuta sulle riforme: “Questo Parlamento non farà la riforma delle Province, vedrete. E nemmeno la nuova legge elettorale. Spero solo – ha concluso – che per si facciano le primarie anche per la scelta dei parlamentari”.