Agricoltura sostenibile per non cadere negli errori dei paesi già sviluppati

“La futura “sicurezza nutrizionale” del nostro pianeta sarà possibile se si raggiungeranno compiutamente diversi traguardi: la disponibilità e l’accessibilità di alimenti da parte di tutta la popolazione mondiale; la stabilità dell’offerta; ed infine la disponibilità di un cibo sicuro e di qualità nutrizionale adeguata.”

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Lo sostiene il professor Lorenzo Morelli, preside della facoltà di Agraria della Cattolica: facoltà che prosegue le celebrazioni del suo sessantesimo anniversario organizzando insieme all’Associazione Internazionale Carità Politica un workshop sulla Cooperazione internazionale in agricoltura. La sostenibilità delle attività umane in campo agrario e alimentare sul nostro pianeta deve essere valutata sotto diversi punti di vista, e tutti devono concorrere a definire strategie globali e individuali efficaci che assicurino disponibilità di alimenti salubri per tutti, produzione di energia rinnovabili e salvaguardia delle risorse naturali per le prossime generazioni.

E’ in questo orizzonte di senso che oggi, a partire dalle 11.30, si è tenuto in Cattolica un incontro che coinvolgerà, oltre al preside Morelli, Pier Sandro Cocconcelli, direttore Laboratorio UCSC ExpoLAB e delegato per il coordinamento dei progetti di internazionalizzazione, ed Edilio Mazzoleni, direttore UCSC International – Direzione Cooperazione, Mobilità e Internazionalizzazione, e che ha riunito a Piacenza ambasciatori presso la Santa Sede di Bolivia e Argentina, il Ministro Rappresentante Permanente della Repubblica Argentina presso la FAO e il Rappresentante Permanente della Repubblica di
Guinea Equatoriale, sempre presso la FAO.

In questo primo incontro con Carità Politica, l’associazione che raggruppa fedeli laici con la vocazione a servire gli altri e a impegnarsi per la comunità civile, l’Università Cattolica presenterà le iniziative formative, le attività di ricerca e di cooperazione internazionale che sono attualmente in atto e che hanno come prima condizione quella di assicurare, soprattutto nei PVS, l’accessibilità al cibo, tema che include sia aspetti produttivi che più prettamente economici.

La cornice in cui queste attività si svolgono è quella della cura del creato, richiamata da Benedetto XVI con le parole: “Possiamo servire veramente la terra solo se ci poniamo di fronte ad essa secondo le indicazioni della parola di Dio. Allora possiamo realmente far progredire e perfezionare noi stessi e il mondo”.

“L’idea è quella di fare in modo che i paesi in via di sviluppo non commettano gli stessi errori che in passato hanno commesso i paesi oggi sviluppati” ha detto il professor Morelli. E ha concluso: “La sensibilità in questo senso è altissima, il che non può che fare ben sperare per il futuro del pianeta”.