Dal circolo Boeri alla Leopolda di Renzi: tutte le idee dei piacentini

Con la “Leopoldina”, Piacenza porta il suo contributo al programma di Matteo Renzi che verrà definito dal 15 al 17 novembre alla stazione Leopolda di Firenze. Al Circolo Boeri, la convention piacentina ha raccolto in sintesi le proposte e le idee sia di semplici cittadini sia di coloro che hanno deciso di iscriversi ad uno dei comitati pro-Renzi sorti un po’ in tutti i comuni della provincia. Nel corso della serata, è stato composto un maxi-cartello con le proposte salienti che verranno portate alla Leopolda, e ognuno ha sottoscritto le sue idee scritte nero su bianco.

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Tra questi, anche il sindaco di Piacenza Paolo Dosi che dal palco del Boeri ha spiegato come Renzi abbia avuto “il merito di esser l’artefice di un percorso politico teso alla partecipazione, che porta ad una politica intesa non più ad appannaggio di un nucleo ristretto di persone”. Tra gli interventi, quello di Luca Quintavalla che ha puntato sugli aspetti economici: “La crisi morde anche sul nostro territorio, lo veidmao tutti i giorni. Ma non colpisce tutti in egual modo. Il 20 per cento delle aziende emilianoromagnole aumentano ricavi margini e occupati perché hanno investito in formazione, benessere dei dipendenti e sicurezza”.

Stop al consumo di suolo, premiare smart cities che recuperino i volumi esistenti e puntano sul risparmio energetico sono stati altri punti toccati da Quintavalla. Lidia Delledonne, insegnante, ha parlato della scuola: “In Germania, gli insegnanti sono definiti servitori pubblici, di grande importanza, qui in Italia siamo una categoria denigrata. Nel programma di Renzi, invece, gli insegnanti sono considerati sulla base della loro professionalità”. Giorgio Fontana ha denunciato come “il fotovoltaico senza regole abbia rubato migliaia di metri quadrati al terreno agricolo”.

Dei danni da dissesto idrogeologico ha parlato Antonio Mazzocchi. “Servono presidio del territorio e cura idrogeologica. Ma i canonici cinque minuti di intervento sono stati utilizzati da una ventina di cittadini e amministratori (tra gli altri, i sindaci di Podenzano, Vernasca e Coli) e tanti giovani, come Andrea Ziliani del comitato di Gossolengo. “Tra di noi ci sono anche dei ragazzi di 16 anni che sostengono Renzi, loro non potranno nemmeno votare a queste primarie – ha sottolineato Ziliani – ma stanno facendo di tutto per far vincere Matteo. Lo stanno facendo per il loro futuro e questo ci da una grande carica”.