“Oltre al danno la beffa. Dopo mesi di disagi e disservizi, code, ritardi e proteste, ora da Seta arriva anche la doccia fredda di 65 posti di lavoro che andranno persi nei tre territori di Piacenza, Modena e Reggio. E come se non bastasse ci dobbiamo aspettare anche rincari dei biglietti. Questa scellerata fusione ci sta portando allo sfascio. Aspettiamo ancora che la Regione, che dell’operazione Seta è stata la fautrice, ci dica quali vantaggi ci ha portato questa aggregazione. Ci attendiamo anche che l’azienda smentisca gli allarmi che rimbalzano da altri territori”. A dirlo è il consigliere regionale della Lega Nord Stefano Cavalli che, dopo l’annuncio di esuberi e rincari ieri in consiglio comunale a Modena, presenterà un’interrogazione alla giunta regionale per chiedere di “chiarire le prospettive aziendali” e di “adoperarsi per salvaguardare i livelli occupazionali”.
“Il ciclone Seta si sta abbattendo su Piacenza portando drammatiche conseguenze – dice Cavalli – . Ci spiace che simili notizie debbano giungere da altri territori e che i lavoratori, direttamente interessati dai paventati tagli, non siano stati preventivamente informati su scenari di risparmi così gravi e carichi di conseguenze negative. Il pasticciaccio brutto di questa aggregazione emerge con sempre maggiore forza e ci fa quasi rimpiangere la vecchia ‘Tempi Spa’. Altro che strumento ‘più robusto’ per affrontare le sfide (slogan che amano recitare alcuni colleghi del Pd), Seta di più robusto ha solo i tagli che intende mettere in atto, a danno di tante famiglie piacentine che rischiano di pagare a caro prezzo le conseguenze di scelte prese altrove”.