E’ stata Barbara Spinelli, giornalista e scrittrice, figlia dell’ europeista Altiero Spinelli a chiudere la quinta edizione del Festival del Diritto.
Non poteva parlare di altro, la Spinelli, se non di Europa tra solidarietà e conflitti, come recitava il titolo dell’ incontro che ha “catturato” l’ interesse di un’ attenta e numerosa platea a Palazzo Gotico.
Proprio nel giorno in cui anche la Francia fa i conti con tagli e tasse e con l’ austerity introdotta dal governo Hollande, Barbara Spinelli analizza la crisi economica che mette in discussione l’ Europa stessa, definita un ibrido dalla giornalista, qualcosa a metà tra un ente federale e una lega di nazioni sovrane.
Invece qualcuno sostiene che l’Unione Europea non serva più, così come il welfare universale, patrimonio che va riorganizzato e non ucciso. “Il welfare – ha detto la Spinelli – non è morto, così come sostenuto da più parti, anche dallo stesso Presidente della Bce Mario Draghi”.
Al termine dell’ incontro c’è stato spazio per tracciare un breve bilancio del Festival assieme al suo curatore scientifico, Stefano Rodotà, che si è detto soddisfatto delle straordinarie presenze, della qualità degli interventi e della straordinaria partecipazione della cittadinanza che è probabilmente l’aspetto che gratifica di più Rodotà, soddisfatto di aver fatto fare una immersione nella dimensione culturale di cui c’è bisogno. “Se non recuperiamo buona cultura – ha concluso – la buona politica si allontana da noi”.
E allora appuntamento al Festival del Diritto 2013, sesta edizione il cui tema sarà “L’ incertezza della democrazia”.
IL PROSSIMO TEMA DEL FESTIVAL – S’intitolerà “L’incertezza della democrazia” la prossima edizione del Festival del Diritto”. Lo ha annunciato ieri sera, al termine della quinta edizione il responsabile scientifico del Festival Stefano Rodotà. “Sarà un lavoro difficile – ha detto – ma il successo di questa e delle precedenti edizioni ci spingono ad andare avanti con lo stesso impegno e lo stesso entusiasmo”. Il sindaco Paolo Dosi ha invece tracciato un bilancio di questa edizione del Festival: “Sono 18 mila – ha detto – le presenze registrate alla quinta edizione del Festival del Diritto, tra i 93 eventi in calendario, di cui 53 proposti nell’ambito del programma principale e 40 nel programma partecipato, oltre a sette spettacoli”.
Il Media Center allestito in piazza Cavalli ha avuto complessivamente circa 700 visitatori, che hanno avuto la possibilità di seguire in diretta streaming o rivedere i principali eventi. Circa 5000 persone si sono recate all’Infopoint nei quattro giorni del festival, nonostante il maltempo, mentre gli sportelli comunali Quinfo hanno distribuito oltre 800 opuscoli della manifestazione. Tra il 27 e il 30 settembre i video trasmessi live dai siti www.festivaldeldiritto.it e www.piacenzasera.it sono stati visti complessivamente da oltre 10 mila utenti. Circa 18 mila, invece, gli accessi al sito www.festivaldeldiritto.it nel mese di settembre, di cui un terzo nei quattro giorni della manifestazione.
Il Festival è stato ripreso dai telegiornali Rai e dalle trasmissioni radiofoniche di Radio 1 e Radio 3, nonché da La7 e SkyTg24. La kermesse ha suscitato inoltre interesse fra i blogger, guadagnandosi numerosi post su blog specializzati in Italia e all’estero.
“Accanto al prezioso lavoro di tutti gli organi di informazione locali – ha sottolineato – che hanno garantito una copertura ampia e approfondita di tutti gli eventi, le principali testate nazionali hanno partecipato al Festival, con articoli pubblicati tra gli altri da Il Sole 24 Ore e Repubblica. Ai professionisti si sono aggiunti un centinaio di giovani redattori delle 14 testate studentesche che hanno seguito il Festival, pubblicando già alcuni articoli nella sezione “La voce delle scuole”. Successivamente parteciperanno al concorso che valuterà i migliori lavori. Sono stati organizzati due momenti riservati agli studenti che hanno potuto intervistare direttamente il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri e don Luigi Ciotti. Per la prima volta hanno partecipato al Festival anche studenti delle scuole medie, i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Cadeo e Pontenure”.
Prezioso, secondo Dosi, l’impegno degli oltre duecento volontari, studenti delle scuole Colombini, Leonardo Da Vinci, Gioia, Isii Marconi, Respighi, Romagnosi, Tramello di Piacenza, Volta di Borgonovo Valtidone e Mattei di Fiorenzuola d’Arda, che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione oltre al Gruppo Cinofilo “I Lupi”. Ottima accoglienza per il ristorante allestito in piazzetta Pescheria che ha portato “Solidarietà in tavola”, con un menù a base di prodotti equosolidali. L’unione di più realtà ristorative piacentine ha fatto registrare nei quattro giorni del festival oltre 800 coperti: “Il Festival si è dimostrato ancora una volta anche un volano per il turismo, l’Ufficio informazioni e accoglienza turistica (aperto nel week-end con orario continuato) ha fatto registrare oltre 600 accessi, tra piacentini e turisti delle zone limitrofe e non solo. Anche quest’anno il Festival ha avuto il riconoscimento da parte dell’Ordine degli avvocati di Piacenza, come momento di alto livello formativo, con l’accreditamento di nove eventi cui si sono registrati 112 avvocati e professionisti”.
E il Festival continua sul sito www.festivaldeldiritto.it, nelle apposite sezioni è possibile scaricare le registrazioni video di 32 dei principali eventi, le registrazioni audio in formato mp3 di 27 conferenze e incontri e visionare le fotogallery complete di tutti gli eventi.
Infine il sindaco ha affermato che con il Festival del Diritto nel corso di questi anni “è stato seminato molto in termini di sapere, confronto, ascolto e informazione e – ha detto Dosi – al di là dei costi è quanto di più prezioso questa manifestazione ci ha lasciato. In questi giorni abbiamo visto una città in grado d’investire su iniziative culturali. E’ stato quello del Festival un sapere che ha fatto bene a Piacenza”. Dosi ha citato infine i giovani presenti per un “testimone credibile” come Don Luigi Ciotti: “Nella sua autenticità ha saputo coinvolgere giovani e meno giovani e con quest’edizione Piacenza e la sua comunità sono cresciuti anche e soprattutto in questo”. Sul tema del 2013, “L’incertezza della democrazia”, Dosi ha sottolineato che “avremo una maggiore certezza di partecipazione”.