Gabbiani (M5S): “Favia ha spronato, ora è necessario un confronto”

“Parlare di carenza di democrazia è esagerato, sicuramente ci sono perplessità che devono essere risolte”. Il consigliere comunale piacentino del Movimento 5 Stelle Andrea Gabbiani interviene sulle dichiarazioni rilasciate ieri a La7 da Giovanni Favia, consigliere regionale dei grillini. Favia ha infatti puntato il dito contro il co-fondatore del gruppo Gianroberto Casaleggio, accusato di manovrare in solitaria il partito. Gabbiani spiega come effettivamente l’uscita di Favia possa spronare la dirigenza a sciogliere alcuni dubbi.

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Qual è la posizione del Movimento 5 Stelle di Piacenza in merito alle dichiarazioni di Favia?

Giovanni si riferisce a ciò che aspettiamo ormai da due anni, la piattaforma web a cui ogni iscritto, una volta on line il progetto, potrà iscriversi dando voce alle proprie proposte, idee, opinioni che serviranno di mano in mano ad ampliare le linee programmatiche del movimento. Uno strumento innovativo per sottolineare l’impostazione democratica e paritaria del movimento ma che, appunto, stiamo ancora aspettando. C’è poi un’altra problematica. Ad oggi ancora non sappiamo come verranno scelti i prossimi candidati per le nazionali e questo, certo, non piace. In merito a questo dobbiamo davvero organizzare confronti pubblici e trovare soluzioni perché non vorremmo mai che i nomi dei candidati fossero calati dall’alto.

Ma da cosa nasce secondo lei lo sfogo di Favia?

L’intervista di Giovanni risale a maggio dopo l’epurazione di Valentino Tavolazzi dal movimento, anche lui fondatore del partito in Emilia Romagna. Trovo che sia uno sfogo dovuto al malessere causato da questa decisione.

Conferma comunque che parlare di “carenza di democrazia” è un po’ esagerato?

Questo sì perché nel 2010 tutti noi, Giovanni compreso, siamo stati scelti dagli attivisti del movimento. Per Favia sono state organizzate le primarie. Non saprei, però di sicuro, dopo le parole di Giovanni, sia Grillo che Casaleggio dovranno dare risposte concrete e chiare. Non si tratta di una situazione grave o rischiosa, anzi, questo è il bello del nostro movimento: noi siamo abituati a confrontarci in pubblico quando dobbiamo risolvere situazioni critiche.

E sulla figura di Gianroberto Casaleggio?

Io l’ho conosciuto nel 2011. Lui fa marketing e mi ricordo di quando ci insegnava quello che possiamo definire il marketing della comunicazione: come scrivere i comunicati, come impostare la propaganda e altre strategie. Io personalmente lo reputo uno dei fautori del successo che il Movimento 5 Stelle ha ottenuto. A parte quei dubbi di cui parlavo prima per ora non ho assolutamente nulla da ridire sulla gestione Grillo-Casaleggio.