BOLOGNA, “Un grande piacentino, che ha dato tanto al mondo” con queste parole Andrea Pollastri (PdL) chiede che la Regione valorizzi e faccia conoscere la figura del CArdianle Agostino Casaroli
Nato a Castelsangiovanni (PC) il 24 novembre 1914 da una famiglia di modeste condizioni economiche, studiò al Seminario vescovile di Bedonia ed al Collegio “Alberoni” di Piacenza, ordinato sacerdote il 23 maggio 1937, lo stesso anno entrò nella Pontificia Accademia Ecclesiastica di Roma per seguire i corsi preparatori alla diplomazia vaticana. Il 16 luglio 1967 fu ordinato Arcivescovo titolare di Cartagine da Papa Paolo VI.
Giovanni Paolo II, nel Concistoro del30 giugno 1979, gli conferì la porpora Cardinalizia.
Attivo all’interno delle Segreteria di Stato Vaticana già dal 1940, comincia ad occuparsi dal 1950 di questioni internazionali ed è impegnato in diverse missioni all’estero per lo più in America Latina.
Dal 1965 comincia la propria attività diplomatica nell’Europa centrale ed orientale, divenendo il principale interprete della “Ostpolitik” della Chiesa e infaticabile mediatore tra i due “blocchi” durante tutta la Guerra Fredda.
Divenuto Segretario di Stato Vaticano nel giugno 1979, mantenne questo incarico sino al 1990. Dopo essersi ritirato dagli incarichi diplomatici e di Stato, si occupò, negli ultimi anni della vita, dell’assistenza spirituale ai detenuti del Carcere Minorile di Casal del Marmo a Roma e alla sistemazione dei suoi scritti.
Morì a Roma il 9 giugno 1998, dove è stato sepolto nella Basilica dei XII Apostoli.
Tra le varie onorificenze fu altresì insignito della carica di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana il 22 settembre 1972 dal Presidente Giovanni Leone.
“Casaroli – spiega Pollastri – ha improntato la sua attività diplomatica alla promozione della pace, del dialogo, della libertà di culto, come emerse nella sua prolusione durante la Conferenza Europea per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa ad Helsinki nel 1975, di cui fu un vero protagonista.
Ha creduto fermamente nell’indipendenza e collaborazione tra Stato e Chiesa, per questo promosse numerosi Concordati, tra cui quello con l’Italia siglato il 18 febbraio 1984.”
“Non bisogna dimenticare -sottolinea ancora- che, come chi lo conobbe ricorda, egli ha saputo coniugare i prestigiosissimi incarichi di Stato con una profonda umanità ed un’autentica solidarietà ed ha mantenuto sempre un fortissimo attaccamento alla terra d’origine che visitava diverse volte l’anno.”
“Chiedo alla Giunta Regionale – dice il Consigliere – se intenda promuovere la conoscenza del Cardinale Agostino Casaroli, sostenendo le opere che in suo nome nascono per favorire gli studi internazionali, la promozione della cultura della pece e del dialogo, nonché lo studio della sua figura storica e del suo pensiero.”
“Ritengo, altresì, – chiosa – che una tale persona meriterebbe di essere un “testimonial” ideale della nostra Regione, nell’ambito della promozione fatta attraverso i grandi personaggi di fama nazionale ed internazionale denominata “Paesaggi d’autore”.”