A lungo dormiente almeno dal punto di vista turistico, il Grande Fiume dà finalmente segnali di risveglio importanti. Nei primi tre weekend di settembre 2012, infatti, il territorio lombardo e quello emiliano saranno uniti da iniziative congiunte che Provincia di Lodi, Comune di Piacenza ed Associazione S.Michele (sede a Santo Stefano Lodigiano) hanno studiato per animare un settore, quello del turismo fluviale, dalle enormi potenzialità.
I tre pacchetti turistici, per altrettante domeniche di settembre (2-9-16), costituiscono una prima sperimentazione alla quale si guarda con grande fiducia per arrivare in futuro a una linea fissa che unisca i due territori. Nella prima occasione saranno i piacentini ad imbarcarsi al nuovo attracco della Città di Piacenza (zona Vittorino da Feltre) e da lì raggiungere il Lodigiano per la Festa di San Michele sul Po (30 agosto – 2 settembre, località Morti della Porchera a Corno Giovine) e per godere della ciclabilità garantita dagli argini lodigiani, della storica processione sul fiume della Statua del Santo, e degli spettacolari fuochi d’artificio che si specchiano nel Po.
Domenica 9 settembre, invece, i lodigiani (ma non solo, visto che la navigazione turistica sta attirando visitatori anche da altri territori) potranno imbarcarsi a Corte Sant’Andrea e raggiungere Piacenza, visitarne il centro storico e poi spostarsi al Mercato Europeo che verrà allestito sul Pubblico Passeggio per un pomeriggio all’insegna dello shopping.
Infine, domenica 16, sempre con tragitto fluviale Corte Sant’Andrea-Piacenza, i turisti potranno visitare i luoghi piacentini della via Francigena: una scelta non casuale, quella della tematica religiosa, visto che proprio a Corte Sant’Andrea sarà nel frattempo in corso Ultreya, un festival che si svolge ogni anno ed è dedicato al tema Via Francigena.
Il 2012 è stato segnato da numerosi avvenimenti importanti per la rinascita del Po quale attrattore turistico: lo scorso 27 maggio è stato inaugurato il battello Ligaligö (termine dialettale lodigiano che significa “ramarro”), che in sole dieci domeniche ha oltrepassato i tremila naviganti, mentre il 15 luglio apriva l’attività il nuovo attracco di Corte Sant’Andrea.
Nelle stesse settimane, da Fondazione Cariplo e, ormai è quasi certo, da Regione Lombardia, giungevano le conferme dell’approvazione di un grande progetto di sviluppo turistico-ambientale sul Po avanzato dalla Provincia di Lodi, che porterà investimenti in sponda lodigiana per 2,5 milioni di euro, i quali vanno ad aggiungersi ad una cifra anche maggiore già stanziata lo scorso anno da un altro progetto inerente il fiume (fondi FESR).
Sull’asta del Po arriveranno quindi nuovi attracchi, pontili ed imbarcazioni, insieme a punti di bike sharing e a strategie per potenziare il trasporto locale verso gli attracchi. Il tutto, senza dimenticare festival, eventi ed iniziative proprio come quella dei pacchetti turistici, che costituiscono lo sbocco necessario agli investimenti in infrastrutture.
Su sponda piacentina, oltre alla già menzionata posa dell’attracco della Vittorino da Feltre, ha aperto i battenti Molo 11, un polo ricreativo con ristorazione che fin dalle prime settimane di esercizio ha già riscosso notevole successo, segno della “voglia di fiume” che contraddistingue sia piacentini che lodigiani.
Foroni: “straordinario quanto fatto in pochi mesi. Da Lodi e Piacenza un esempio di concretezza”
Il presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, gioisce nel vedere un progetto che all’atto del suo insediamento, a metà 2009, sembrava pura fantasia e che invece oggi vede muovere passi concreti. “Devo assolutamente ringraziare i comuni del Basso Lodigiano, riuniti nell’associazione S. Michele, che si sono rivelati partner imprescindibili e che, nel loro essere piccoli, si sono comportati da “grandi”, cogliendo le opportunità e lavorando alacremente. Fare del Po un attrattore turistico significa da una parte sfruttare le potenzialità del territorio, dall’altro creare le condizioni per difenderlo da attacchi indesiderati sotto il profilo ambientale”.
Foroni si complimenta anche con Piacenza: “in ambito turistico, gli steccati istituzionali non hanno senso, perché sappiamo che il turista non ragiona in base ai confini provinciali o regionali. Il capoluogo emiliano offre cultura, storia, servizi e ricettività, ciò in cui è più carente la sponda lodigiana, la quale però dispone di decine di chilometri di piste ciclabili, degli attracchi e dell’imbarcazione. Unendo le forze ci aspettiamo grandi risultati, un domani anche per il turismo scolastico.
Albasi: “Il Po e le sue rive: un’occasione culturale e turistica per il Comune di Piacenza e i Comuni del Basso Lodigiano”
Facile dire Po: parafrasando una vecchia raccolta di novelle ambientate sul Fiume l’iniziativa promossa per le prime tre domeniche di settembre riconferma l’energia culturale e ambientale che ruota attorno al Padus e alle sue rive. La valorizzazione avviata in termini turistici muove dalla consapevolezza che, a piccoli passi e con sinergie operative pronte alla collaborazione, anche in tempi difficili, possa risultare realizzabile un’idea, l’idea di restituire dignità e valore al fiume, fonte di risorse per un’offerta turistica alta da un punto di vista qualitativo. Si accorda inoltre attenzione al proprio territorio perché diventi l’occasione di un turismo sostenibile, attento alle famiglie, senza per questo sacrificare la cultura e le sue molteplici rilevanze, espresse in termini enogastronomici – anche a livello europeo -, storico-artistici, paesaggistici. Le relazioni istituzionali sottese alla realizzazione del Progetto avviato sono un’ulteriore dimostrazione dell’attenzione ai propri luoghi come potenziali campi di attività imprenditoriali, all’insegna di scelte economiche in grado di coniugare in modo produttivo cultura e turismo.
Lodigiani: “piccoli ma agguerriti, i comuni del Basso Lodigiano si sentano protagonisti”
Nell’ambito dei progetti di sviluppo turistico, è indubbio che il ruolo di interlocutore della Provincia di Lodi e di capofila dei comuni bassaioli sia stato giocato dal Comune di Santo Stefano Lodigiano e dal sindaco Massimiliano Lodigiani. Sua l’iniziativa di creare l’associazione S.Michele sul Po (che raggruppa i 9 comuni rivieraschi) e attraverso questa partecipare ad un bando regionale che ha finanziato circa la metà dell’investo necessario all’acquisto del battello: “il resto lo ha messo la Provincia di Lodi – afferma Lodigiani – con la quale abbiamo trovato una perfetta sintonia, del resto dimostrata dai risultati che stiamo ottenendo”.
Un’intesa talmente buona che l’annunciata scomparsa delle province preoccupa non poco il Sindaco: “perdiamo un partner con cui ormai era avviato un percorso di crescita ben definito. A maggior ragione, ciò deve servire da sprone per i comuni della Bassa. Il Po non deve più essere una delle tante cose di cui un’amministrazione comunale si occupa, ma il primo dei pensieri di ogni Comune. Sviluppando il turismo, ci giochiamo la carta principale per il nostro futuro”.