“Lo sbocco naturale per Piacenza ora he la provincia non esiste più è la Macroregione Alpina Europea”. Questa è l’opinione della Lega Nord che si riferisce al progetto ideato dal Carroccio stesso e già sostenuto dai governatori Zaia (Veneto), Cota (Piemonte) e Formigoni (Lombardia). Si tratterebbe di creare un’aggregazione di regioni che in modo unitario definiscano una organica strategia di ripresa, in accordo con le nazioni europee più vicine tra cui Svizzera, Francia, Germania e Austria. “Siamo pronti a dialogare con tutte le realtà del territorio per compiere questo importante passo”, spiega Pietro Pisani segretario provinciale della Lega Nord.
IL COMUNICATO INTERO
“Il presidente Vasco Errani dia la possibilità ai piacentini di confluire nella macroregione alpina europea, ideata dalla Lega Nord e già appoggiata dai governatori Zaia (Veneto), Cota (Piemonte) e Formigoni (Lombardia). Il progetto del Nord è l’unica speranza di sviluppo per i nostri territori e siamo pronti a dialogare, sul tema, con le realtà locali e i nomi piacentini dell’imprenditoria, del sindacato, della cultura, dello sport, del giornalismo, dello spettacolo a cui rivolgiamo un appello, fin da ora, per un maxiconfronto pubblico. Serve il massimo coinvolgimento di tutti. Su questa partita si gioca il futuro di Piacenza”. A dirlo è il segretario provinciale della Lega Nord Pietro Pisani.
“Dopo essere stata la primogenita ad annettersi al regno sabaudo, ora Piacenza sia la Primogenita ad aderire al grande progetto dell’Europa delle Regioni e dei popoli – dice Pisani -. Siamo pronti a metterci al tavolo a discutere dell’argomento con tutte le personalità del territorio piacentino e con chiunque sia interessato”.
“Abbiamo preso buona nota delle opportunità che nei giorni scorsi ci ha illustrato il segretario provinciale della Lega Nord di Lodi Guido Guidesi, che ci ha spronato ad agganciarci al ‘motore dell’Europa’ e che ringraziamo. Ringraziamo anche chi – dalle fila della promiscua maggioranza pro-Monti – si è espresso contro la spending review, dimostrando di avere più a cuore le ragioni del territorio che quelle di partito. Dobbiamo però rilevare che in democrazia vince la maggioranza e la maggioranza dei nostri vecchi alleati del Pdl votando sì ha contribuito ad affondare la nave”.