Spending Review,Pd unito: “Piacenza protagonista in Emilia, non in Lombardia”

Contrarietà a qualsiasi referendum e no categorico all’ingresso di Piacenza in Lombardia. Questa in sintesi è la linea del Pd il giorno dopo l’approvazione del decreto della Spending Review alla Camera. “Il Pd ha votato a favore ma è necessario dire che ci sono aspetti che non ci trovano d’accordo, in primis la questione dell’accorpamento – spiega il coordinatore del Pd Vittorio Silva – per noi infatti sarebbe stata più opportuna la totale sparizione delle Provincie. Ma questo è stato deciso e dobbiamo ora affrontare al meglio la situazione, scegliendo con intelligenza”. Il riferimento è alla volontà del Pdl di indire un referendum per permettere ai piacentini di esprimersi sul futuro della nostra città, con la speranza che Piacenza approdi in Lombardia. “Vorrebbe dire bussare alla porta della Lombardia con il cappello in mano – commenta Silva – perché comunque saremmo gli ultimi arrivati e già si sono levate voci di disappunto verso il nostro ingresso. Non ci vogliono in Lombardia, quanto potremmo contare?”.

Radio Sound

A rincarare la dose è Marco Bergonzi, capogruppo del Pd in Provincia: “Piacenza storicamente è una città emiliana, entrare in Lombardia vorrebbe dire perdere gran parte della nostra identità. Il riordino è ineludibile e Piacenza ha la possibilità di ritagliarsi un ruolo da protagonista nella nuova area vasta emiliana, cosa che non sarebbe possibile se approdassimo in Lombardia”.

Le prossime tappe le spiega l’onorevole Paola De Micheli: “Abbiamo 60 giorni di tempo per presentare al Cal, Comitato Autonomie Locali, una proposta che riguardi il riassetto di un’area vasta che ricomprenda le funzioni previste dal decreto della Spending Review. Sia sul piano politico che istituzionale si deve aprire un tavolo di confronto con gli altri territori dell’Emilia Romagna per vedere quale delle opzioni possibili di aggregazione con Parma, Modena e Reggio Emilia sia la migliore per la nostra città”.