Un laboratorio politiche di nuove idee e nuovi orizzonti che prepari il terreno alla Terza Repubblica. Nasce anche a Piacenza “Zero positivo”, scaturito a livello nazionale da un’intuizione di un gruppo di persone tra cui Piercamillo Falasca, un giovane bocconiano, che vuole rinnovare il paese e la politica partendo da un nuovo movimento che punti sui giovani under 40.Zero Positivo è di fatto una costola di Futuro e libertà di ispirazione liberal. Ecco perché presenti alla conferenza stampa c’erano quattro giovani esponenti del partito che a livello nazionale fa capo al presidente della Camera Gianfranco Fini: Fabio Callegari, Alessandro Massa, Marco Colosimo e la new entry Enrico Zazzera.
“Siamo all’anno zero – ha detto Callegari – vogliamo che sia un anno positivo per ripartire veramente da zero, non come ha fatto la Seconda Repubblica. Servono le riforme che devono essere improntate a un sano pragmatismo. Da troppi decenni si rimandano. Al governo Monti va tutta la nostra vicinanza, ha fatto tanto, ma va ancora fatto molto. Chi si avvicina ora alla politica ha il dovere di pensare al dopo Monti. Vogliamo essere definiti il partito che non c’è. Vogliamo un terzo partito a vocazione maggioritaria che aggreghi i cervelli migliori e anche i giovani più meritevoli”.
Primo appuntamento il 15 settembre con il battesimo di Zero positivo. “Ospiteremo una tavola rotonda con un rappresentante di Italia Futura, il movimento “Fermiamo il declino” di Oscar Giannino e avremo poi altri esponenti del mondo accademico nell’ambito del convegno “Il partito che non c’è, riformatori a confronto”. Il nostro obiettivo è dar vita proprio qui a Piacenza all’assise di questo nuovo soggetto”. Ha poi concluso il suo ragionamento: “Non rinneghiamo affatto quanto fatto in Fli, ma occorre essere ambiziosi e andare oltre”.
Enrico Zazzera è alla sua primissima esperienza politica (ha studiato economica politica a Norimberga): “Avevo perso le speranze di vedere una grande Italia, ma lo strappo di Fini a Berlusconi ha significato per me la speranza. Ho riscoperto valori dimenticati. Fli per me è stato il motore per la modernizzazione. Apprezzo Monti, ma c’è ancora tanto da fare: il mercato del lavoro va riformato. Bisogna dare risposte concrete ai mercati. Vendola ha detto che non ci si può alleare con Fli? Noi preferiamo i contenuti”.
“Abbiamo proposte concrete e liberali – ha detto Massa – finanziamento pubblico ai partiti da limitare aprendo ai contributi dei privati; limitare i sussidi, attenzione ai diritti civili (cittadinanza ai figli degli immigrati); combattere le corporazioni, eliminare le piccole Universit carte in maniera clientelare (“da evitare aprire la facoltà di medicina a Piacenza”)”.