Elio Piccoli, inviato per la Gazzetta dello Sport dall’estremo Tor des Geants

330 km da percorrere di corsa tutti d’un fiato in un tempo massimo di 150 ore, tra salite, discese, boschi, sentieri accidentati e selvaggi, niente o pochissimi tratti asfaltati. Fermarsi a dormire significa perdere terreno sugli altri e bisogna farlo il meno possibile, indicativamente un paio di ore al giorno per mantenere la posizione. Non è l’estremo tentativo di battere un record, bensì una disciplina sportiva che prende il nome di Trail Running. Una disciplina ancora poco conosciuta che sta acquisendo fama e notorietà solo negli ultimi anni. Dal 9 al 16 settembre si terrà l’appuntamento di trail più atteso, il Tor des Geants, la prima gara di questo genere a coinvolgere una regione intera, la Val D’Aosta, con i suoi sentieri ai piedi delle Alpi e attraverso il Parco Nazionale del Gran Paradiso e quello Regionale del Mont Avic.

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A seguire per la Gazzetta dello Sport questo avvenimento sarà un piacentino, Elio Piccoli, responsabile del reparto biciclette e trekking di Sport Specialist a Porta San Lazzaro. Lo abbiamo incontrato sia per avere qualche informazione in più su questa disciplina tutta da scoprire, sia per farci raccontare in cosa consisterà il suo lavoro sul palcoscenico del Tor de Geants.

 

Si può dire che il Trail Running sia una delle discipline più estreme se non la più estrema del panorama sportivo, eppure è ancora così poco conosciuta…

Questo è vero, però negli ultimi dieci anni abbiamo visto un incremento fortissimo in fatto di numero di partecipanti, eventi e interesse mediatico. E poi possiamo vantare di avere qui in Italia la manifestazione di punta a livello mondiale: dal 9 al 16 settembre il Monte Bianco diventerà infatti la capitale del Trail Running, si parla addirittura di 6mila atleti.

Sarai proprio tu a seguire la manifestazione per la Gazzetta dello Sport. Come nasce questa illustre collaborazione?

La corsa in natura nasce principalmente come strumento di promozione del territorio che nel caso della Val d’Aosta si è poi trasformato in questo immenso avvenimento sportivo. Io nel mio piccolo da tempo, oltre ad essere appassionato, organizzo manifestazioni simili, spedizioni e camminate in natura nel piacentino. Tra tutte mi viene da citare la Abbots Way che si tiene tutti gli anni con un percorso tra Bobbio e Pontremoli. Ebbene un giorno ho conosciuto alla Maratona di Milano Manlio Gasparotto, giornalista, appassionato di running e già blogger della Gazzetta dello Sport proprio per la maratona. Parlando con lui è nata l’idea di aprire un altro blog proprio inerente il trail e giusto in questi giorni abbiamo presentato il progetto alla Gazzetta che lo ha già pubblicato on line. Ora è giunto per me l’incarico di seguire proprio per il quotidiano il Tor des Geants.

Come si svolgerà il tuo lavoro al Tor des Geants?

Saremo in 4 a seguire la corsa in presa diretta. Io e altri 3 saremo lungo il percorso a riportare tutto ciò che accade con servizi vocali, audio, foto e video. Io, in qualità di coordinatore, radunerò tutte le informazioni e il materiale raccolto e lo invierò al centro operativo di Courmayeur in contatto con la Gazzetta. Per quanto riguarda il mio blog, sarà sistematicamente aggiornato tutte le sere alla fine della nostra giornata lavorativa. Se infatti i runner continueranno la gara anche di notte, noi ci fermeremo per fare mente locale e organizzare il rendimento della giornata.

L’atmosfera della corsa sembra davvero estrema: una gara unica, senza tappe, in cui non sono previste pause per il sonno, ogni stop anche solo per mangiare è un ritardo sul percorso…è inevitabile immedesimarsi in un partecipante alla gara: quali sono le principali difficoltà in queste situazioni?

Ti dico solo che la disciplina è oggetto di studio di tre diverse università impegnate ad analizzare i processi psicofisici dei runners. Vengono sottoposti a tali stress e a situazioni così dure e difficili che, si può dire, hanno dato origine ad un vero e proprio primato di resistenza. Nella mia esperienza ho visto atleti coinvolti in ogni sorta di situazione, ho visto partecipanti dormire praticamente dappertutto. Di sicuro è una disciplina senza eguali.

Quali altri progetti ha Elio Piccoli in cantiere?

Con l’associazione sportiva Lupi d’Appennino abbiamo in programma nel piacentino nove manifestazioni a partire da gennaio fino a dicembre 2013. Le tre gare più grandi rimangono l’Abbots Way a maggio che conta una media di ben 400 partecipanti, il 15 agosto l’Ecomaratona della Valdarda a Morfasso e ancora a maggio un trail di 55 km a Bettola. In più il campionato provinciale e altre manifestazioni di carattere non competitivo. Insomma un programma davvero fitto di appuntamenti.

 

Il blog “A tutto trail” di Elio Piccoli è consultabile all’indirizzo http://atuttotrail.gazzetta.it/

Tutte le informazioni sul Tor des Geants sul sito http://www.tordesgeants.it/