Bardi in provincia di Piacenza, Gallini: “Ipotesi più che possibile”

Piacenza in Lombardia o l’annessione di alcuni comuni del parmense come Bardi, Bedonia e Tornolo. Queste sono le ipotesi messe al vaglio dall’assessore provinciale Pierpaolo Gallini per evitare che Piacenza rientri nel piano di annessione delle Province voluto dal Governo. Se uno di questi progetti dovesse prendere corpo la Provincia di Piacenza si salverebbe. Piacenza, con l’annessione dei comuni della provincia di Parma, arriverebbe infatti ad avere 51 comuni al posto degli attuali 48 aumentando la propria estensione territoriale.

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E’ evidente che stiamo parlando di riforme di enorme portata, in entrambi i casi. Quante possibilità ci sono di riuscire in uno dei due intenti?

“L’annessione alla Lombardia è un’ipotesi remota e onestamente poco applicabile” spiega lo stesso Gallini. “Anche in caso di un referendum con parere positivo espresso dai cittadini – continua – l’Emilia Romagna non permetterà mai la cessione di Piacenza”.

L’annessione dei comuni di Bardi, Bedonia e Tornolo invece così remota non sembra essere. “Non sarebbe un’innovazione così radicale come può apparire – spiega Gallini – fin dal medioevo Bardi appartiene a Piacenza e solo nel 1939 Mussolini con un decreto imperiale portò il comune nel parmigiano. Sarebbe un recupero dei confini naturali e storici di Piacenza e anche il sindaco di Bardi Giuseppe Conti ha già dato il suo parere favorevole. Nei prossimi giorni – conclude Gallini – parlerò anche con i sindaci di Torniolo e Bedonia. Anche il primo cittadino di quest’ultimo paese avrebbe già dato la sua disponibilità”.