Congresso per il rinnovamento della Lega Nord, tanti piacentini a Milano

Ricca la presenza piacentina al congresso del rinnovamento della Lega Nord, da oggi ad Assago. Sotto il palco del Forumnet – che inneggia all'”Europa dei popoli” – tra oggi e domani ci saranno anche gli undici delegati piacentini e una rappresentanza dei militanti della sezione provinciale.

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L’avvio di oggi ha decretato la candidatura unica del nuovo segretario federale Roberto Maroni che domani, domenica 1 luglio, verrà eletto per acclamazione nel primo pomeriggio. Nell’occasione verranno anche eletti i nuovi consiglieri federali. Il piacentino Maurizio Parma, componente uscente del consiglio di via Bellerio, è tra i candidati, mentre da oggi ha assunto l’incarico di segretario dell’ufficio di presidenza del congresso, sul palco insieme ai vertici della Lega.

In questi due giorni al congresso ci saranno gli undici delegati piacentini: Piergiorgio Solari, Manuel Ghilardelli, Paola Lanzani, Claudio Morisi, Medardo Zanetti, Paolo Mancioppi, Filippo Pozzi, Corrado Passioni, Marco Canavesi, Franco Cremona, Claudio Faccini e i componenti di diritto: il segretario provinciale Pietro Pisani, il deputato Massimo Polledri, il consigliere regionale Stefano Cavalli e lo stesso Parma.

Tantissimi gli interventi dal palco. Decine di delegati da ogni “nazione” (regione) del Nord hanno lanciato il proprio messaggio per il rilancio del movimento. «Nei loro discorsi si è sentita la grande voglia di ripartire, di scacciare gli attacchi strumentali dei nemici del rinnovamento – ha detto Pisani –. Tutti hanno sottolineato che la nuova Lega riparte con determinazione per raggiungere i vecchi obiettivi. La base chiede al nuovo segretario di agire affinché tutti gli eletti e i dirigenti mantengano lo stretto contatto con i territori, sondando continuamente gli umori della gente per tradurli in azione nelle istituzioni, attraverso i nostri eletti».

Domani, domenica, si parte alle 9,30 con l’ok al nuovo testo di statuto della Lega Nord, che potenzia le autonomie delle singole ‘nazioni’ facendo del Carroccio un movimento “confederale”, quindi gli interventi di Umberto Bossi, dei capigruppo parlamentari, dei governatori regionali e dei triumviri Maroni-Calderoli-Dal Lago. Poi la proclamazione del neosegretario federale, l’elezione della nuova “governance” leghista e il discorso di Maroni.