Valorizzare i beni demaniali scarsamente utilizzati e facilitare il loro trasferimento dallo Stato ai Comuni. E’ l’obiettivo della neonata Fondazione Patrimonio Comune, creata dall’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) per facilitare l’applicazione del decreto legislativo 85 del 2010, incagliato, a causa della mancata creazione, da parte dello Stato centrale, delle liste dei beni trasferibili. L’Anci, ha quindi deciso, dopo gli esempi positivi di città come Torino e Forlì, di puntare sui beni culturali perché trasferibili direttamente su richiesta dell’ente.
“L’obiettivo della Fondazione – spiega in una nota il presidente Roberto Reggi, già sindaco di Piacenza – è proprio quello di partire da queste best practice per fornire ai comuni interessati al trasferimento di beni, procedure e progetti semplificati, in modo che i trasferimenti stessi possano andare a buon fine”.
La Fondazione supporterà le amministrazioni locali nella ricerca di investitori privati che partecipino alle gare per la valorizzazione. Nessuna vendita, ma concessione all’utilizzo. Tra gli esempi positivi, a Torino c’è la ex Caserma Cavalli, a Borgo Dora, trasferita dallo Stato lo scorso 24 maggio. Il programma di recupero prevede la creazione di un polo didattico, attività socio-assistenziali, una biblioteca e una sala polivalente.
I partner privati verranno individuati con una gara pubblica e avranno la possibilità di utilizzare la struttura per 30 anni. L’investimento stimato per la ristrutturazione è di 4 milioni di euro circa.
“Il progetto di recupero – ha chiarito Reggi – deve partire dalle esigenze delle amministrazioni, e quindi dei cittadini”, e allo stesso tempo, “il ruolo dei privati dovrà essere quello di inserire gli elementi che rendano il progetto stesso appetibile per il mercato, in modo che gli amministratori abbiano la garanzia di non vedere gare deserte dopo tanti sacrifici”.