“Quando una persona esprime una valutazione, se tu sei una persona intelligente ed educata, rispondi. Cos’è questo regime se qualcuno è in disaccordo?”. Non si è fatta attendere la contro replica di Filiberto Putzu, da qualche tempo “eretico” esponente del Pdl che sembra aver deciso di aprire un fronte interno di critica al suo partito.
“Si dissoci dalle affermazioni di Piacenza che verrà o prenderemo provvedimenti” recitava la lettera, diffusa per mezzo stampa, dal gruppo consiliare del Popolo della Libertà in Provincia.
E tutto è nato, come al solito, da alcune domane che Putzu, attraverso l’associazione che lo vede tra i promotori, aveva fatto al presidente della Provincia Massimo Trespidi. In particolare sul suo operato, le cose fatte, quelle promesse e le mancate.
“Probabilmente hanno perso la testa. Mi aspettavo che, dopo aver fatto delle scelte che si sono rivelate perdenti in campagna elettorale, le percentuali le conosciamo, dicessero ‘abbiamo sbagliato qualcosa’. Invece tutto sembra a posto. E poi se qualcuno obietta subito si allarmano” ha dichiarato Putzu, rincarando però la dose: “Quando urli forte ‘ladro’ se una persona lo è si volta subito”.
LA LETTERA DEL PDL
“Il gruppo consigliare del Popolo della Libertà in Provincia si e’ astenuto dall’intervenire, nei giorni scorsi, sulle tanto offensive quanto risibili valutazioni espresse da Filiberto Putzu a commento dei risultati delle recenti elezioni amministrative.
Essendo dette affermazioni fondate sul niente non meritavano, infatti, alcun spreco di parole oltre che di tempo.
Non e’ possibile invece tacere a fronte dell’indecente ed indecoroso attacco rivolto all’amministrazione Provinciale e al suo Presidente da “Piacenza che verra’”, associazione di mai rilevata rappresentatività partecipata da Filiberto Putzu.
Al riguardo appare indifferibile che delle due l’una: o Putzu dichiara di non riconoscersi nelle parole e nelle valutazioni espresse da Piacenza che verra’, o il Popolo della Libertà deve adottare severi ed immediati provvedimenti nei confronti di Putzu.
Quanto al merito delle amenità propalate da Piacenza che verra’(o, più propriamente, in cerca di notorietà) risulta chiaro che detta associazione nulla conosce dell’Amministrazione Provinciale di Piacenza, a partire dai numerosi atti approvati con il plauso delle locali categorie economiche e delle Amministrazioni comunali, provvedimenti fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio.
Il piano territoriale di coordinamento provinciale, la variante al piano delle attività estrattive, la costruzione del nuovo ponte sul Trebbia, l’avvio del corso formativo per le tagesmutter, la rimodulazione del programma rurale integrato provinciale, il progetto Autogrill, il sostegno agli Oratori ed i risparmi gestionali realizzati a partire dall’abbandono della oltre modo costosa sede di Borgo Faxall, non sono un elenco di buone intenzioni, ma sono solo alcuni esempi della virtuosa politica dei fatti che contraddistingue l’amministrazione Trespidi, in un contesto che ha visto, negli ultimi anni, una progressiva diminuzione dei trasferimenti sia dallo Stato che dalla Regione, accompagnata da una sempre maggior insostenibilità del patto di stabilità.
Per inciso si ricorda che, come è noto, l’auto blu non è più in servizio da diversi mesi.
Altro tempo non si ritiene di dovere dedicare ad un’associazione sedicente di centrodestra – la cui più recente vocazione e’ quella di essersi fatta braccio armato di chi non ha il coraggio di comparire – che afferma contro il Presidente Trespidi ciò che neppure l’opposizione di sinistra osa sostenere. Il che, oltre che vergognoso, e’ sinceramente ripugnante”.
Pdl di Piacenza
L’INTERVENTO DI MARCO BERGONZI – CAPOGRUPPO PD IN PROVINCIA
Fino a che autorevoli esponenti del centrodestra hanno legittimamente mosso critiche all’inconsistente operato dell’amministrazione Provinciale e di chi la guida, non mi sembrava appropriato inserirsi in un dibattito tutto interno al centrodestra.
Ma ora che il gruppo consiliare provinciale del PDL si lancia in una appassionata, per quanto vacua, difesa d’ufficio del proprio operato, non possiamo non rilevare come si tenti disperatamente di difendere ciò che difendibile non e’.
Se anziché interrogarsi sulle motivazioni che portano ad una valutazione non positiva nei propri confronti, la si bolla come “risibile”, significa non capire quello che ti sta accadendo intorno.
Se invece di domandarsi come mai da più parti arrivano critiche all’impalpabile azione di un centrodestra che (s)governa la Provincia, non si trova nulla di meglio che definirle “indecenti ed indecorose”, minacciando epurazioni per chi esprime dissenso, allora oltre ad aver perso un’ occasione per mettersi apertamente in discussione, si dimostra di aver perso non solo le elezioni, ma soprattutto il contatto con la realtà.
Mi pare ormai davvero evidente che l’amministrazione Provinciale sia intenta piu’ che altro a tirare a campare, con una maggioranza sfilacciata e divisa tra PDL, LEGA ed UDC, l’ un contro l’altro armati, ma vicendevolmente impegnati a sostenersi sulla sedia, consapevoli che e’ l’ultima, che un’altra non c’e’.
Provane sia che intravedendo una possibile scialuppa di salvataggio nelle recenti elezioni comunali, i 3 non solo si sono presentati divisi, ma i candidati contrapposti erano 2 assessori dell’attuale giunta provinciale, con la Lega contro tutti e due.
Ma “la musica è finita, gli amici se ne vanno..”
Questo centrodestra in salsa Lega ha soltanto portato a compimento realizzazioni ereditate, non ha alcuna progettualità per il futuro e non ha fatto nulla più di ciò che avrebbe potuto fare un commissario: gestire l’ ordinaria amministrazione.
In sintesi: una Provincia impegnata a “fare finta di fare”, dove l’ importante e’ apparire;
…ma prima o poi i nastri inaugurali finiscono e la gente se ne accorge…
Marco Bergonzi
Capogruppo PD in Consiglio Provinciale