
Una folla di amici e numerose autorità hanno riempito questa mattina la chiesa di Santa Teresa per l’ultimo addio al professor Umberto Chiappini, già presidente della Caritas, scomparso l’altro ieri appena due giorni dopo aver ricevuto il prestigioso riconoscimento dell’Antonino D’Oro che il vescovo Gianni Ambrosio avrebbe dovuto consegnargli come da tradizione il 4 luglio, giorno del Patrono di Piacenza. In molti del mondo ecclesiastico questa mattina alle 11 hanno voluto testimoniare stima e affetto al professore partecipando alla celebrazione del rito funebre officiato dal don Luigi Chiesa. “E’ commovente la possibilità che il Signore ci dona e ci ridona di ricominciare ad amare” ha detto nell’omelia commentando il vangelo di Giovanni.
Antonino d’Oro 2012, dunque. Ma non da solo: Umberto Chiappini era appena stato insignito insieme con la moglie Giulia Vaciago.
Apprensione durante la celebrazione quando il presidente della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani è stato colpito da un malore. Soccorso dal 118 è stato portato all’ospedale di Piacenza dove si trova tutt’ora ricoverato.
Ripubblichiamo di seguito la nota con cui l’altro giorno i Canonici di Sant’Antonino hanno accompagnato l’annuncio del conferimento del premio ai coniugi Chiappini.
I Canonici del Capitolo della Basilica di Sant’Antonino martire, sono lieti di annunciare che hanno deciso di assegnare il premio “Antonino d’oro 2012” ai coniugi Umberto Chiappini e Giulia Vaciago. Nati a Piacenza, il 14/03/1930 e il 7/04/1930, hanno rispettivamente conseguito il titolo accademico della laurea in Agraria e in Archeologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il prof. Umberto è stato docente nella facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e poi a Bologna nella sede distaccata di Reggio Emilia. Sono uniti in matrimonio da 56 anni, hanno 4 figlie e undici nipoti. Il conferimento del premio vuole essere un atto di stima e di gratitudine nei confronti di una coppia di coniugi cristiani che hanno fatto della generosa accoglienza della vita e del volontariato la loro scelta comune.Attraverso di loro si vuole idealmente premiare anche tutte le famiglie e le persone che si spendono all’interno del volontariato, certi che rappresentano il volto bello e fecondo, anche se spesso poco noto e riconosciuto, della nostra città. Come coppia hanno sperimentato la bellezza e la verità di quanto afferma la scrittura: «Dono del Signore sono i figli, è sua grazia il frutto del grembo» (Sal 126/125, 3). Hanno sentito forte la responsabilità di costruire la loro famiglia come «santuario della vita» e di essere una comunità capace di custodire, rivelare e comunicare l’amore. E questo è significativo richiamarlo alla vigilia dell’ VII Incontro Mondiale delle Famiglie che tra pochi giorni si vivrà a Milano, preziosa occasione per ribadire che «l’avvenire dell’umanità passa attraverso la famiglia» e per riconoscere che, purtroppo, le odierne condizioni sociali, economiche e culturali rendono spesso arduo e faticoso il compito che essa ha di essere la cellula fondamentale della società e della chiesa.Inoltre, i coniugi Chiappini, hanno rappresentato una tappa fondamentale della Caritas Diocesana, della quale proprio quest’anno si celebra il 40 anniversario di fondazione. Per volontà del vescovo Enrico Manfredini hanno ricoperto il ruolo di primi Presidenti (14 ottobre 1972), avviando così il cammino di una realtà ecclesiale che ha compiuto e tutt’ora compie una preziosa azione pedagogica e di solidarietà a favore del nostro territorio e non solo. Non possiamo dimenticare alcuni progetti nei quali i coniugi Chiappini sono stati protagonisti, insieme a tanti altri volontari: Nel 1973 inizia a Paragominas (Parà – Brasile) il progetto laici patrocinato dalla Università Cattolica del Sacro Cuore, facoltà di Agraria, dalla Associazione IBO e dalla Diocesi di Piacenza, sotto la coordinazione di don Franco Frilli e del Prof. Umberto Chiappini. Su incarico di Mons. Manfredini, hanno organizzato il volontariato a Piacenza che si è espresso in diverse situazioni drammatiche: nel 1976 Terremoto del Friuli; nel 1979 l’accoglienza dei profughi Vietnamiti giunti a Piacenza; nel 1980 Il terremoto dell’Irpinia. Alla fine degli anni novanta, si sono recati nella Repubblica Democratica del Congo per avviare una proficua collaborazione con la Diocesi di Kabinda in cui opera Padre Rogér Nyembo.
Da non dimenticare poi, il particolare impegno che da vari anni li vede sostenitori della Casa del Fanciullo, realtà benemerita fondata dall’indimenticabile Padre Gherardo Gubertini (anch’egli insignito nel 1999 dell’onorificenza dell’Antonino d’oro). In conclusione possiamo affermare che i coniugi Chiappini, con il loro stile di vita, abbastanza riservato ma sicuramente incisivo, hanno saputo mostrare il senso e la bellezza contenute nella vita coniugale e nel servizio a favore dei più bisognosi. E ciò rappresenta un’ iniezione di fiducia offerta a tutti noi che stiamo vivendo tempi difficili a più livelli. Per tali motivi il Capitolo dei Canonici ha valutato opportuno chiedere loro di accettare tale onorificenza. Il premio “Antonino d’oro”, giunto alla 26^ edizione, viene annualmente sponsorizzato e patrocinato dalla Famiglia Piasinteina