Bilancio di fine mandato, Reggi: \”La città ha recuperato i ritardi\”

“Un bilancio positivo, lo respiriamo tutti i giorni. Questa è una città che ha recuperato forti ritardi e ora può fare un salto in avanti”. Lo ha scandito a chiare lettere il sindaco Roberto Reggi durante la relazione del Bilancio di fine mandato che raccoglie tutti i risultati conseguiti dall’amministrazione negli ultimi dieci anni, ma anche i giudizi della giuria popolare messi a punto e resi organici dall’Università Cattolica. Alla sala dei Teatini, Reggi ha ricordato in sintesi tutto il lavoro svolto nei vari settori: programmazione territoriale, ambiente, mobilità, salute, casa, servizi sociali, sport, infanzia, giovani, innovazione, partecipazione, commercio, sicurezza e aree militari (“mi auguro che un giorno Piacenza potrà avere il Parco della Pertite” ha detto Reggi). “Oggi questa è una città a vocazione turistica, dotata di una grande rete viabilistica, di ottime piste ciclabili. Abbiamo riportato i servizi nel sistema emiliano-romagnolo, abbiamo fatto il nostro dovere nel sostegno alle imprese pagando nei tempi, un sostegno concreto. E poi tantissime opere pubbliche importanti. Ora si tratta di prendere questo lavoro e fare un ulteriore sviluppo. Chi si troverà ad amministrare in futuro troverà una base molto importante”. Nessun dubbio sull’opera più importante di questi anni: “L’Hospice fiore all’occhiello, anche per come ci siamo arrivati, cioè con il consenso di tutti. In questi anni come giunta abbiamo avuto la consapevolezza del privilegio di servire questa città. Ce la sentiremo addosso fino all’ultimo, abbiamo sentito il fuoco negli occhi”. Le sfide future: “Mantenere i servizi, puntare sulla vocazione turistica. E una iniziativa commerciale più vivace fatto come lavoro di squadra. La giunta non può fare tutto”.

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Coda polemica con l’intervento di Alberto Esse che, in qualità di presidente della Consulta Cultura, ha criticato l’amministrazione: “Questo documento (riferito alla brochure del bilancio di fine mandato) è falso. Noi come consulta non siamo stati interpellati”.

L’INTERVENTO DI ALBERTO ESSE:

Questo, di seguito,  l’intervento che avrei voluto fare alla iniziativa di stamattina ai Teatini, se non mi si avesse strappato di mano il microfono.
Questo  quanto avrei detto a qualsiasi giornalista che mi avesse chiesto spiegazioni
                                             Ringraziando per l’attenzione Alberto Esse

L’amministrazione comunale ha messo in circolazione ed  tuttora in circolazione materiale stampato (Quaderno di Lavoro per la giuria popolare e le consulte cittadine, Volantino stampato di invito del Sindaco Reggi per la la presentazione alla Sala dei Teatini del Bilancio Sociale di mandato ecc.) in cui si afferma senza ombra di dubbio che le Consulte hanno partecipato, con la Giuria Popolare al processo di consultazione curato per l’Amministrazione dall’Universit Cattolica  e che in questa occasione avrebbero espresso valutazioni.
Come testimonia senza ombra di dubbio la mozione approvata  alla unanimit dalla Consulta della Cultura (La Consulta della Cultura intende chiarire che le Consulte,  contrariamente a quanto fino ad ora scritto, non hanno in quanto tali, in nessun modo partecipato al percorso fin qui attuato del cosiddetto bilancio di fine mandato n espresso pareri.) siamo di fronte ad un palese quanto grave  falso tendente a ingannare l’opinione pubblica.
La correzione fatta nel documento Non c’era una volta  e durante la presentazione ai Teatini con cui si  sostituito il termine Consulte con le Associazioni delle Consulte  solo un escamotage dialettico che non cambia la sostanza del falso:
Primo perch, sul piano formale, la locuzione Le consulte della Cultura dai pi interpretata come tutte le consulte della Cultura e comunque chiama in causa, in qualche modo, senza alcuna giustificazione, le Consulte.
Secondo perch sul piano sostanziale le Associazioni che hanno partecipato su di un piano strettamente personale a questa consultazione sono state una percentuale minima, irrisoria e assolutamente non rappresentativa del totale delle Associazioni Piacentine o iscritte alle consulte.

A ci va aggiunto che l’operazione Giuria Popolare  solo una operazione di copertura con cui attraverso strumenti pubblicitari si nasconde la mancanza di un qualsiasi serio coinvolgimento partecipativo della Citt.

Questo perch, a parte la limitatezza del campione, a parte che i quesiti posti mancavano delle domande di verifica che sono parte integrante di ogni ricerca sociologica, a parte che il rilevatore non era una parte terza ma era direttamente pagato dall’amministrazione, a parte ci quando si chiede un parere ad qualsiasi giuria le si prospettano prima quali sono i pro e quali i contro, mentre in questo caso ai partecipanti alla giuria si sono solo prospettati i pro:  come se ad un processo si chiamasse la giuria popolare ad esprimersi solo sulla base delle affermazione del pubblico ministero o solo sulle affermazioni della difesa!

Il falso che riguarda le consulte e la manipolazione che riguarda la giuria popolare sono gravi perch la prima cosa che un’amministrazione deve costruire  un rapporto corretto e di fiducia con i cittadini, rapporto che questi comportamenti minano alla radice.

Al promesso bilancio partecipativo che prevede la partecipazione attiva e fattiva della societ civile alle decisioni dell’amministrazione si sostituito il presente Bilancio Sociale in cui i cittadini solo solo muti spettatori.

Ultima notazione riguarda il costo di questo Bilancio Sociale che  stato di ben 30.000 euro andati in buona parte in Consulenze e Pubblicit. Tenendo conto che lo stesso Bilancio Sociale lo scorso anno era costato 70.000. c’ da chiedersi perch era costato 40.000 euro in pi di quest’anno.

Queste notazioni non entrano nel merito di un giudizio generale su questa amministrazione.
In generale  innegabile che questa amministrazione abbia fatto diverse  cose giuste come  innegabile per che abbia fatto anche diverse cose sbagliate (che nel Bilancio Sociale i cittadini non hanno potuto documentare) e che comunque da una amministrazione che si dice di sinistra ci si aspetterebbe di pi e di meglio. Certo questa amministrazione  ha probabilmente agito meglio di come avrebbe agito una amministrazione di centrodestra e quindi dovremmo prenderla come male minore. Ma personalmente sono stanco di dover sempre sceglier non il bene ma il male minore. Sono stanco, in ossequio al principio del male minore, di dovere sempre ingoiare dei rospi in silenzio.
 
Alberto Esse

L’INTERVENTO DI ANDREA PAPARO – CANDIDATO ALLE PRIMARIE DEL PDL:

PAPARO: «SI CHIUDE UN DECENNIO, SE NE APRE UNO NUOVO»
«Colgo l’occasione offerta dalla presentazione del Bilancio di fine mandato dell’Amministrazione comunale per ringraziare il sindaco uscente Roberto Reggi per il lavoro svolto e per augurargli un sincero in bocca al lupo per il suo futuro professionale e politico. Con il rendiconto di ieri si avvia alla conclusione un decennio e se ne apre un altro, per certi versi molto più impegnativo, che richiederà l’impegno e la buona volontà di tutti coloro che vorranno dare un contributo di idee e professionalità. Io di certo ci sarò, insieme a tutte le persone che in queste settimane hanno mostrato la volontà di mettersi in gioco e di metterci, come ho fatto io, la faccia, per porre le basi per il rilancio della nostra città».

L’INTERVENTO DI CARLO MAZZONI – CANDIDATO ALLE PRIMARIE PDL:

“L’ennesimo spot elettorale pagato con i soldi dei contribuenti. Novantasei pagine che gettano tanto fumo negli occhi dei piacentini. Ormai la gente ha capito la tattica di Reggi e non ne può piu”. Il candidato alle primarie del Pdl Carlo Mazzoni critica pesantemente la presentazione del bilancio di fine mandato della giunta Reggi avvenuto alla Sala dei Teatini. A partire dallo stile “usato per confezionare il volumetto”. “Una brochure patinata in contrasto con lo stile sobrio che si dovrebbe tenere in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo – afferma Mazzoni – è un volume che parla del passato, ma che non mantiene le promesse elettorali fatte ai piacentini nel 2007. Gli esempi si sprecano: si era detto che si sarebbe fatta la tangenziale nord della città e siamo costretti a osservare come la giunta uscente nel suo libercolo ci venda la mini tangenziale nord come l’opera promessa. In realtà nella loro mente c’era un’opera di ben altra caratura. Non c’è alcun accenno alle aree militari. Nel 2007 poi Reggi si era impegnato ad acquisire le aree militari per lo sviluppo della città. Ed invece un capitolo così fondamentale per la crescita di Piacenza è rimasto un foglio bianco candido. L’amministrazione non ha saputo cogliere le opportunità che si sono presentate in queste cinque anni”.
E ancora: “Un volume intriso di finta partecipazione. Questa amministrazione si è riempita la bocca di questo concetto. Del resto il presidente della Consulta della Cultura, Alberto Esse, ha smascherato la bugia parlando apertamente di documento falso. La Consulta della Cultura non è mai stata in grado di esprimere un proprio orientamento anche per problemi tecnici. Questa dichiarazione, fatta davanti a una platea imbarazzatissima, fa cadere il castello di carta patinata realizzata dalla giunta uscente. Di dubbi ce ne sono francamente pochi. Questo è un documento da campagna elettorale e non da amministratori. È strano,poi, che buchi proprio quella Consulta che avrebbe dovuto giudicare l’operato del nostro futuro competitore. Se questi sono gli inizi, c’è da essere francamente allarmati. Ritengo che la giunta uscente e il candidato del centrosinistra debbano dare spiegazioni, non tanto a me, ma alla città. Questa ombra lascia il sospetto che tutti i dati siano stati pilotati. L’uscita di scena di Reggi e dalla sua giunta  si macchia di tante bugie”.
 
Carlo Mazzoni
Candidato  Primarie Pdl