“The game”, il gioco. Ed è un gioco tutto nuovo quello che ci presenta dj Roberto Milani, con questo suo ultimo pezzo composto insieme al dj Ricky Trauma con la collaborazione della giovanissima cantante Francy Cap, ovvero Francesca Cappuccio. Un gioco nuovo per un Roberto Milani che in 20 anni di composizioni musicali propone per la prima volta un pezzo cantato, abbandonando la tradizione strumentale che lo ha sempre contraddistinto. I motivi del cambiamento sono da ricercarsi nel filone culturale di cui Roberto fa parte, quella disco dance da club che sempre di più oggi deve fare i conti non solo con i dancefloor ma anche con le emittenti radio. In altre parole, ci spiega, la musica da discoteca ha cessato di essere solo musica da discoteca, arrivando a dover miscelare il ritmo ballabile con il normale ascolto musicale. Una tendenza artistica che impone maggiore orecchiabilità e leggerezza, richieste che Milani e Trauma hanno soddisfatto appieno con la voce di Francy, in grado di essere dolce e aggressiva al tempo stesso e che alla perfezione si sposa con il ritmo future pop della melodia musicale. Una tendenza che, secondo gli addetti ai lavori durerà per un paio d’anni ancora.
Dj Milani manipola le consolle da più di 30 anni ormai: “Molti di coloro che facevo ballare all’epoca sono diventati nonni ormai!” scherza l’artista ripercorrendo la sua carriera nata nei villaggi turistici come animatore e decollata grazie alle collaborazioni con i grandi maestri della realtà radiofonica come il leggendario Claudio Cecchetto. “Il lavoro di animatore mi ha aiutato molto perché è un mestiere concettualmente molto simile al dj: in entrambi i casi devi riuscire a far divertire in poco tempo e risultare simpatico. Molti dj cercano di raggiungere questo obiettivo con mezzi stereotipati del tipo “Su le mani!” ma io non amo questo genere di intrattenimento. Quello del dj è un mestiere più complesso, devi creare sinergia con l’audience partendo soprattutto dalla tua musica. In alcuni paesi come la Spagna e l’Olanda, la gente ti viene a seguire come si segue il classico gruppo musicale: attenti alla musica e all’impostazione artistica, spesso si dimenticano anche di ballare!”.
Alla domanda su come sia cambiata la realtà dei club in 30 anni, Milani appare indeciso: “Da una parte ci sono grandi artisti in primis Bob Sinclair e David Guetta, dall’altra però si è persa nei giovani la cultura dello studio. Un ragazzino scarica un paio di programmi e si mette a far musica. Ma non è così semplice, ci vuole dedizione, è necessario approfondire, ricercare, in un certo senso studiare. Non è semplice ma è l’unico modo per comporre musica di qualità”.
“The Game” è uscito già in Sudamerica e oggi viene presentato ufficialmente all’Italia su Mtv. Una pubblicazione firmata “Melodica”, la casa discografica dello storico dj Fargetta.