Le strategie politiche messe in atto da alcune liste in vista delle elezioni del 6 maggio non sono viste di buon occhio da alcuni movimenti come l’Italia dei Valori. Idv, per bocca di Athos Zanetti, lamenta infatti cambi di casacca troppo sospetti con particolare riferimento al consigliere di Udc Ceccarelli accusato di volersi avvicinare al Centrosinistra. Anche il segretario provinciale del Pd Vittorio Silva nel mirino dei dipietristi. Silva avrebbe infatti strizzato l’occhio al Terzo Polo per un potenziale secondo turno. Secondo l’Idv di Piacenza si tratta di mettere assieme tutto e il contrario di tutto pur di vincere: “Noi abbiamo da obiettare che, dopo le elezioni, bisogna pur governare la città sulla base di una visione politica comune”.
Il segretario del Pd Vittorio Silva dal canto suo risponde: “La mia è stata solo un’idea, non c’è ancora nulla di scritto. La mia proposta sarà valutata attorno ad un tavolo di discussione”.
IL COMUNICATO DI IDV
In questi giorni, stiamo assistendo ad una vera e propria transumanza di consiglieri che cambiano casacca e schieramento politico senza che nessuno abbia nulla da eccepire, a parte noi ovviamente. Per carità, sempre lecito, nella vita così come in politica, cambiare idea. Ma almeno lo si faccia con un minimo di reale coerenza, perché questi salti di poltrona in zona Cesarini sono assai sospetti. Ultimo caso è quello del consigliere Ceccarelli, per anni all’opposizione con l’Udc, e solo adesso pronto a traslocare nel centro sinistra. Non sappiamo cosa abbia realmente spinto Ceccarelli a questa conversione. Certo è, ne siamo convinti, sia più utile per tutti arginare e porre freno a certi fenomeni migratori primaverili per non disorientare gli elettori. Perché l’elemento della chiarezza è fondamentale per qualsiasi forza politica che si candidi ad amministrare una città. A tal proposito fanno perdere la bussola le recenti dichiarazioni del segretario del Pd Vittorio Silva che, prima ancora di superare il primo turno, già si dichiara disponibile, a prescindere dai programmi, ad allearsi al secondo turno con il Terzo Polo. Allora tanto vale cercare l’alleanza con il Terzo Polo al primo turno, perché aspettare il secondo? Insomma, se l’obiettivo di qualcuno è quello di mettere assieme tutto e il contrario di tutto pur di vincere, noi abbiamo da obiettare che, dopo le elezioni, bisogna pur governare la città sulla base di una visione politica comune. Come il segretario del PD possa pensare di governare Piacenza con l’UDC, che in Provincia è alleato con Lega e PdL va al di là della mia comprensione.