Tangentopoli 20 anni dopo, Benaglia: \”Piacenza anticipò Mani pulite\”

“La nostra città anticipò Tangentopoli”. E’ il pensiero di Franco Benaglia, ex sindaco socialista di Piacenza, dal ’90 al ’92 che si dimise pochi mesi prima dell’inizio della famosa inchiesta sulla corruzione in politica. Una testimonianza significativa, la sua, perché riesce in poche parole a far rivivere il clima che si respirava in quegli anni. La “Mani pulite piacentina”, in controtendenza con  il resto d’Italia, scoppiò alla fine degli anni ’80, ha confermato Franco Benaglia, anche se Piacenza non rimase estranea da quello che accadeva a Milano.

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Benaglia ha spiegato: “La famosa gestione del procuratore Milana che anticipò Tangentopoli. Quello fu il nostro periodo in cui vi furono numerosi problemi con la pubblica amministrazione. Perciò di fatto Tangentopoli l’abbiamo anticipata. Anche se quello che stava succedendo alla procura di Milano aveva assunto un livello di un certo tipo”.

Ma oggi, nonostante la scomparsa di alcuni dei maggiori partiti (tra i quali anche quello socialista del quale faceva parte l’ex sindaco) per Benaglia la situazione è peggio di prima: “Si, perché allora i partiti vivevano con il finanziamento, non c’era quello pubblico, mentre oggi quello pubblico è diventato troppo pesante. Infatti abbiamo votato un Referendum per toglierlo e invece il finanziamento con un trucco, che si chiama “rimborso elettorale” è arrivato a un livello insopportabile”.

Un livello che Benaglia ben ricorda anche se, tra i colpevoli, non segnala solo i politici: “La politica nella corruzione in quegli anni aveva superato il livello di guardia ma gli imprenditori, per lavorare, corrompevano a loro volta. Poi certo i politici si facevano corrompere. Comunque c’era anche un sistema imprenditoriale che non viveva di merito ma per prendersi i lavori scattava questo meccanismo”.

Tornando a oggi, comunque, l’ex sindaco di Piacenza che si trova in giro per l’Italia proprio a discutere di quegli anni, non sembra avere una buona opinione neppure della classe politica odierna: “Oggi la qualità della politica è molto inferiore e ha fallito due volte, sia per la corruzione che per scelte mancate. La seconda Repubblica non è mai nata e adesso si sta pagando il conto. La politica ha fallito ed è pericoloso perché abbiamo perso 20 anni”.

Nella lunga intervista, ascoltabile a fondo pagina, Franco Benaglia ha poi concluso con poche speranze per il futuro della politica italiana “Finché il gruppo dirigente non va avanti per meritocrazia non arriveremo mai a una conclusione. E ciò è pericoloso perché rischiamo il conflitto sociale, questa è la cosa più preoccupante. Come sta avvenendo in Grecia”.