Ho letto con un certo disgusto il commento del Sindaco Reggi nei confronti dell’ex portiere di calcio del Piacenza Mario Cassano.
Non conosco per nulla Cassano, ma conosco bene l’ambizione e la supponenza di Reggi chiaramente manifestate nei 10 lunghi anni al governo della nostra città (per fortuna ormai giunti al capolinea) con atteggiamenti da “padre-padrone”.
Le sue affermazioni, come al solito tese ad apparire sempre il primo della classe e a mietere consensi anche tra gli sportivi più accaniti, tendono ad alimentare l’odio sociale in un mondo che non ne ha affatto bisogno.
Le parole pronunciate da Reggi nei confronti di Cassano: “Spero che la notte dorma poco”, sono in evidente contrasto con il modo di pensare di un cattolico, come lui sostiene di essere. Tutto ciò diventa ancor più grave quando si riflette sul fatto che Cassano è una persona arrestata e indagata, ma non ancora condannata.
Sul piano umano, mi auguro che il portiere Cassano riesca a dimostrare di non essere colpevole, diversamente dal sindaco Reggi che, malgrado la sua intima vicinanza alla dottrina cristiana, dove l’essenza fondamentale è rappresentata dal perdono, lo ha già condannato e diffamato come un pericoloso delinquente.
Bravo, Sindaco, continua pure a fare il giustizialista e il moralista (la recente vicenda di Paolo Botti ne è una limpida testimonianza), ma Ti prego, non fare mai il giudice: sarebbe un dramma per la giustizia stessa.
IL CONSIGLIERE COMUNALE
CARLO MAZZA