Unioni dei Comuni e riordino istituzionale dei territori di montagna. Questi i temi affrontati nella sede provinciale del Pd di viale Risorgimento: un incontro tra gli amministratori locali e i vertici regionali del Partito per confrontarsi sulle trasformazioni future che riguarderanno da vicino anche il territorio di Piacenza. Per effetto del decreto 138 di agosto (art 16), infatti, i comuni con meno di mille abitanti e quelli tra i 3 e i 5 mila abitanti subiranno notevoli modifiche.
“Quello che vogliamo e che dobbiamo fare – ha affermato Giorgio Sagrini, responsabile regionale Pd per la Montagna – è capire e decidere insieme alle comunità locali e ai comuni quale debba essere la riorganizzazione dell’assetto delle comunità montane. Noi puntiamo in modo particolare a mantenere all’interno delle comunità montane, o come si chiameranno, le condizioni per cui si sviluppino e si promuovano le gestioni associate di servizi e funzioni tra comuni. È un problema di riorganizzazione, efficienza e mantenimento dei servizi essenziali per la popolazione nei territori montani”.
Ha parlato invece di grande opportunità Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia Romagna presente questo pomeriggio all’incontro con il Pd della nostra provincia. “Si tratta di un’occasione non solo per i comuni, ma anche per i cittadini. Entro il mese di dicembre le funzioni fondamentali dovranno essere trasmesse alle Unioni di Comuni, per le realtà al di sotto dei tremila abitanti. In questo periodo di grande difficoltà per gli enti locali, particolarmente in montagna, è necessario riorganizzare e mettere insieme tutto ciò che è il lavoro di retrobottega e mantenere alto i livell di servizi ai cittadini”.