È un Reggi sereno quello che si appresta a concludere il suo secondo mandato. Soddisfatto del suo operato per aver dato ai cittadini risposte significative e aver riportato Piacenza al pari delle altre città emiliane, il primo cittadino rimarrà, dice, a totale disposizione di chi vincerà le primarie per offrire il proprio contributo. All’inizio di gennaio il suo rientro a tempo parziale alla sua vecchia occupazione di dirigente in Edi Power, dopo dieci anni alla guida della Primogenita, che ora verranno valutati e giudicati da una giuria popolare. Questa mattina l’estrazione del campione statistico di cinquanta cittadini, rappresentativo della distribuzione territoriale ed anagrafica, basato sull’anagrafe comunale composto da 87mila 451 cittadini. La giuria sarà formata da cittadini di diverse fasce d’età e residenti in tutti i quartieri e sarà ripartito in base alla residenza in uno dei quattro quartieri cittadini, il genere e l’appartenenza a una delle quattro fasce d’età (18-29, 30-49, 50-64 e oltre 64 anni). Di qui la selezione di un campione che, seppur estratto casualmente dall’elenco dell’Anagrafe, risponda poi a una composizione variegata in modo proporzionale alla comunità piacentina. Le persone sorteggiate riceveranno a casa, nei prossimi giorni, la lettera che spiega il funzionamento del meccanismo di valutazione popolare e l’importanza di questo processo per garantire trasparenza e partecipazione al bilancio di metà mandato.
Una richiesta di legge quella del bilancio di fine mandato, non solo economico, ma anche sociale e il cui risultato verrà confrontato con le promesse fatte nel 2007. Una pratica (del costo di 30 mila euro), considerata opportuna da Reggi che auspica venga estesa ai politici anche ad altri livelli.