Consiglio Regionale: riordino parchi regionali, bocciatura di Pollastri

“Una sonora bocciatura nel metodo e nel merito”, così Andrea Pollastri (PdL) dopo l’Udienza Conoscitiva che si è svolta ieri in Regione sul progetto di Legge di riordino dei parchi voluto dalla Giunta.

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La proposta mira ad accorpare 17 parchi, 16 riserve naturali, 3 paesaggi naturali e seminaturali protetti, 33 aree di riequilibrio ecologico e 153 siti della Rete Natura 2000, dando vita a cinque mega Enti di dimensione sovra provinciale che dovranno gestire un territorio complessivo di 350mila ettari e che, dai Consiglieri del PdL sono stati definiti “Costosi carrozzoni, disomogenei e lontani, fatti solo per creare nuovi posti per amici e “compagni” di partito”.

Negativo anche il punto di vista Amministratori Comunali e Provinciali, rappresentanti di Associazioni imprenditoriali, agricole, ambientaliste, Sindacati, Guardie Ecologiche, Speleologi, Enti Parco, presenti all’Udienza che, nei 28 interventi svolti, hanno preannunciato la presentazione di documenti, con puntuali richieste di modifiche dell’attuale Progetto di Legge.

Molti i temi già evidenziati dal popolo della Libertà: le attuali perimetrazioni delle macro-aree peccano di astrattezza, hanno scarsa omogeneità ambientale, non prevedono la presenza di rappresentanti delle Associazioni ambientaliste, agricole e venatorie. Vi è poi la questione del personale attualmente assegnato ai Parchi, già sottodimensionato rispetto alla pianta organica.

Si è quindi chiesto di dar vita ad una fase transitoria di almeno sei mesi, nella quale affrontare e risolvere delicati problemi gestionali (oltre al riassetto del personale, le tesorerie, gli immobili sedi di uffici) nonché le questioni delle risorse di cui dotare i nuovi Enti e della possibile confusione di ruoli che appare probabile tra i ruoli degli Enti e quelli delle Amministrazioni Comunali e Provinciali.

“Un’altra critica emersa durante il dibattito – prosegue Pollastri – è lo scarso coinvolgimento avvenuto durante la fase preparatoria della Legge la quale è stata presentata a tutti i soggetti già confezionata.”

Insomma ancora una volta vale il detto che “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi” – chiosa l’azzurro – chiedo pertanto alla Giunta una sospensiva, prendendosi il tempo necessario per fare una Legge migliore, che parta dalla proposta presentata dal Popolo della Libertà, che è assolutamente in sintonia con le obiezioni sollevate da Associazioni, Categorie Economiche ed Enti Locali, ma che ha un’impostazione diametralmente opposta a quella centralista e burocratica della Giunta. Peccato invece che sulla nostra proposta vi sia stata una chiusura aprioristica dimostratasi anche durante l’Udienza Conoscitiva in cui nessuno ha speso una parola per illustrarla.”