I grattacapi del centrodestra a livello nazionale e la bagarre delle primarie nel centrosinistra locale rafforzano il progetto di Terzo Polo anche a Piacenza. A partire dal fatto che nel direttivo di venerdì sera l’Udc, a larghissima maggioranza, ha votato una mozione che spinge seccamente nella direzione del Terzo Polo. «Il direttivo si è espresso perché alle prossime Comunali si privilegi la strada di una lista unitaria del Terzo Polo con un programma condiviso e un candidato sindaco autorevole». A spiegarlo è stato il neosegretario Gianguido Carini durante la conferenza stampa che ieri mattina ha tenuto insieme con i comapgni di viaggo Api e Fli . Oltre al cordoglio unanime espresso verso le vittime dell’alluvione che ha colpito Genova, Udc, Api e Fli (cui si aggiunge anche l’Mpa) hanno voluto presentare l’iniziativa del 19 novembre che si terrà a Verona e che vedrà anche la partecipazone di una delegazione piacentina. Si tratta di un incontro intitolato “Il Nord tradito”. «Si parlerà del nord e delle promesse non mantenute dalle forze di governo, in particolare quelle della Lega Nord – ha detto Flavio Antelmi di Api – oggi il nord versa in una difficoltà economica e politica e noi abbiamo l’ambizione di presentarci per poter dire che una terza via è possibile».
E che il Terzo Polo stia prendendo sempre più forma lo dimostra la creazione di un corrodinamento regionale chiamato a tenere un occhio particolare sulle province di Parma e Piacenza attese nella prossima primavera dal voto. E’ composto da Elena Torri (Api), Sergio Celloni (Mpa), Enzo Raisi (Fli) e Davide Torrini (Udc). Un occhio particolare, si diceva. Ma «nessun diktat» dal centro. «Le decisioni locali verranno prese in ambito locale» hanno detto convinti i terzopolisti anche per evitare frazionamenti che possano provocare un nuovo Molise. E a tal proposito il Terzo Polo sembra intenzionato a trarre profitto da un centrodestra malconcio a livello nazionale e da un centrosinistra che a Piacenza litiga sulle primarie. Anche per ragioni di convenienza si legge dunque la mossa del direttivo Udc che a rriva a sole due settimane dall’appello lanciato dal Pdl a tutte le forze centriste per una grande alleanza. «In Provincia siamo alleati fedeli del centrodestra, ma sulle Comunali lo scenario è decisamente cambiato. Ci sentiamo liberi di scegliere la nostra strada» ha informato Carini ricordando l’importante presa di posizione del direttivo. E che il Terzo Polo possa semrpe di più accogliere gli scontenti dei due poli maggiori lo si capisce anche dalle parole degli altri presenti. Da Fabrizio Faimali (Api): «Nessun contatto finora con il Pdl, ma noi andiamo avanti con il Terzo Polo convinti di poter rappresentare la novità». Gianpaolo Crespoli rafforza il
concetto: «Impossibile parlare di alleanze con un centrosinistra che apre a Idv o Prc, e nemmeno con un centrodestra se esso esprime un candidato leghista».
Stessa opinione di Daniele Gardi (Fli): «Esprimo apprezzamento per le aperture del Pdl. Ma a Piacenza il Pdl non può certo cantare vittoria visto che qui non ci sono premesse diverse da quelle di Roma.
Marcello Pollastri