“Il Nord paga anche per il Sud”. Toni accesi durante il comizio di Umberto Bossi ieri sera alla Festa della zucca di Pecorara, a cui il Senatur ha partecipato insieme al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti e al governatore del Piemonte Roberto Cota. “Se il Nord fosse libero sarebbe il paese più forte d’Europa”, chiosa Bossi che indica il le gabbie previdenziali come possibile soluzione alla crisi. Secondo il leader della Lega il Nord paga il 74 per cento di ciò che guadagna, mentre il sud il 59. Una situazione che, accusa Bossi, nemmeno l’Unione Europea, comprende. “Considerano l’Italia un paese unitario e non si rendono conto che in realtà coesistono due realtà, unite forzatamente dai Savoia”. Ovazione per il numeroso pubblico accorso, qualcuno rispolvera il mai sopito grido “Secessione”, qualcun altro si limita ad urlare “Federalismo!”, al che Bossi avverte: “Non è facile fare le riforme, a Roma ogni movimento risulta difficile, non basta schiacciare un pulsante”. Il Senatur si è poi rivolto a quei giornalisti che lavorano per il sistema e a coloro che non hanno rispetto nemmeno per le famiglie, con riferimento alle voci e alle critiche subite dalla moglie per il suo pensionamento, “Ne abbiamo piene le scatole, vi spacchiamo la faccia”.
Più pacati i toni di Giulio Tremonti che ha incentrato il suo intervento sulla festa di Ognissanti sottolineando l’importanza della tradizione e dell’identità, valori da preservare. La Patria, ricorda Tremonti deriva da Pater, “Padre” e sta ad indicare la terra in cui hanno vissuto e sono sepolti i padri. Simbolo di tradizione e di individualità, non solo per le persone ma anche per i popoli”
Ha preso poi parola anche Roberto Cota governatore del Piemonte che sostiene: “Solo il modello padano può salvarci dalla crisi”.