Entro l’inverno cominceranno i lavori al tetto della pensilina dell’ex Albergo San Marco. E’ questo il risultato ottenuto dal consigliere regionale Andrea Pollastri che aveva presentato un’interrogazione per chiedere che venissero presi provvedimenti per riqualificare la struttura, considerata un pezzo di storia da Pollastri. Maggiore preoccupazione invece per quanto riguarda il riutilizzo dell’edificio: i tanti vincoli e la situazione economica potrebbero rendere vana anche la prossima asta esattamente come la precedente, come spiega lo stesso Andrea Pollastri.
IL COMUNICATO DI ANDREA POLLASTRI (PDL)
“Intendo mantenere accesi i riflettori su un pezzo di storia di Piacenza” così Andrea Pollastri (PdL) ha replicato all’Assessore alla Sanità Carlo Lusenti che ha risposto ad un’interrogazione dell’azzurro sul futuro dell’ex Albergo San Marco, lo stabile, noto per il pregio architettonico, che ospitò, tra gli altri, Giuseppe Verdi.
Iniziando il proprio intervento Lusenti ha parlato del bando del 2009 per la vendita dell’immobile andato deserto “Per diversi fattori: la proprietà parziale dell’immobile dal parte di ASL, la crisi economica che ha colpito il settore delle costruzioni e gli importanti vincoli sulla struttura. Su questi ultimi in particolare, il Ministero dei Beni Culturali, al termine delle procedure di legge, aveva autorizzato nel 2008 l’alienazione dello stabile, prevedendo numerosi vincoli fra i quali i più significativi sono relativi a: garanzia di tutela e valorizzazione del bene, garanzia di future destinazioni compatibili con il carattere ricettivo-abitativo, assenza di variazioni all’attuale originario assetto plani volumetrico, conferma dell’assetto compositivo e dell’articolazione degli ambienti interni, salvaguardia e restauro dell’apparato pittorico, degli stucchi e dei ferri battuti originari, esclusione di destinazioni commerciali, artigianali e frazionamenti finalizzati alla realizzazione di miniresidenze.”
Sulla possibilità di una prossima asta non vi sarebbero invece certezze né sui tempi né sui contenuti: “Si farà quando la situazione economica ne renderà più presumibile la vendita”, ha detto l’Assessore.
Rassicurante, invece, l’analisi dello stato del manufatto: “Pur trattandosi di un edificio di fatto parzialmente vuoto dal 2005 – ha chiarito Lusenti – non presenta problemi di carattere strutturale. I lavori di manutenzione sulla copertura, consistenti nella riparazione del foro causato dalla rottura di alcuni arcarecci, saranno eseguiti prima dell’inizio della stagione invernale.”
Per quanto riguarda la pensilina “Liberty”, oggetto anch’essa dell’interrogazione, “Si ritiene non proponibile un intervento di smontaggio e ricovero in deposito, perché potrebbe causare danni al manufatto, oltre a non dare sufficienti garanzie di conservazione in attesa di futura ricollocazione.”
“Esprimo soddisfazione per le parole rassicuranti dell’Assessore – ha replicato Pollastri – che fanno intuire che l’Asl vuole intervenire quantomeno per salvaguardare l’esistente. A tal proposito sarebbe stato opportuno, non essendo auspicabile al rimozione, intervenire, oltre che sul tetto, anche sulla tettoia.
Maggiore preoccupazione per quanto riguarda la possibilità di trovare a breve una soluzione che consenta il riutilizzo dell’edificio: i tanti vincoli e la situazione economica potrebbero costringere ancora per anni ad avere nel centro della città un luogo in degrado.”
“Rammarico – ha chiosato il Consigliere – anche perché non si è fatto alcun cenno alle opportunità offerte dal Bicentenario Verdiano per restaurare e tutelare l’ex Hotel, spero che la Regione e l’ASL non lascino perdere questa strada.”
Nel suo intervento Pollastri ha anche ringraziato il collega della Lega Stefano Cavalli, che aveva presentato a sua volta un’interrogazione alcuni mesi fa, ed il gruppo di storici, capeggiati da Stefano Pareti, che mantengono viva sull’argomento l’attenzione dei piacentini.