Abolire le feste più importanti del paese non è la soluzione per risolvere i problemi economici della nazione. Paolo Lanna comunica il punto di vista della CGIL in merito alla volontà da parte del governo di accorpare la Festa del 25 Aprile, del 1 Maggio e del 2 Giugno alle domeniche in modo da guadagnare 3 giornate lavorative in più. Ma per Lanna è una soluzione inutile che non può certo risanare le casse dello stato. Con queste motivazioni Lanna spiega la raccolta firme iniziata dal sindacato per chiedere di rivedere questa decisione. Un’iniziativa volta a sensibilizzare la gente su un tema che tocca i lavoratori e gli italiani da vicino, spiega il segretario provinciale di CGIL. L’iniziativa è in collaborazione con l’Anpi per la quale cercare di accantonare la Festa della Liberazione rapppresenta una grave mancanza di rispetto. “Le feste caratteristiche, che danno struttura alla Nazione, non vanno toccate. Vedremo poi quali azioni a livello parlamentare intraprendere perché questa legge non intacchi ne il 25 aprile, nel il primo maggio ne il giorno della Repubblica”, spiega Cravedi.