E’ tornata d’attualità la Statale 45, anche grazie al dibattito che si è tenuto ieri sera a Podenzano, all’interno della Festa provinciale del Partito democratico. Ad intervenire è stato l’onorevole Gianluca Benamati, che per il partito si occupa della questione. Raggiunto ai nostri microfoni ha elencato i fondi e gli interventi sicuri che si possono attendere sulla Statale 45.
FONDI PER LA STATALE 45 – L’impegno del Governo di intervenire su Anas per reperire fondi ordinari e straordinari dedicati a sicurezza e ammodernamento (parziale) della strada. Sarebbero, per quest’anno di 2,5 milioni di euro all’interno del bilancio ordinario, per completare il progetto barriere. In seguito dovrebbero poi essere reperiti 10 milioni di euro per interventi più urgenti.
PONTE SULLO STRETTO – Ma l’aspetto paradossale della vicenda, che non riguarda solo la Statale 45, evidenziata dall’onorevole Benamati è quella inerente alle scelte fatte su come investire i fondi di Anas.
Secondo Benamati, infatti, l’incapacità di Anas di reperire fondi sarebbe dovuta alle scelte della maggioranza, che avrebbe dedicato la maggior parte degli investimenti nel cantiere utile alla costruzione (come, quando e in che modo naturalmente rimane un mistero) per il nuovo ponte sullo stretto di Messina. “In uno stato normale di cose la situazione non sarebbe questa” ha affermato Benamati. “Questa incapacità dell’Anas di reperire fondi deriva da alcune scelte compiute. L’Anas ha compiuto uno sforzo economico, visto che le risorse sono state utilizzate per il ponte sullo stretto” ha confermato l’onorevole democratico.
SITUAZIONE GENERALIZZATA – Gianluca Benamati ha poi aggiunto: “L’Anas avrebbe bisogno di fondi per moltissime criticità delle infrastrutture italiane. La cura con cui l’Anas viene trattata dal Governo è indicativo di quello che è lo stato in cui versa il sistema viario”.
Ed ha concluso, laconicamente: “In questa fase, con questa situazione è difficile ottenere qualcosa di più di quello che si sta facendo. Anche la Statale 45 era inserita tra gli interventi della Legge Obiettivo, che come altri progetti sono rimasti nel campo delle promesse e non della realtà”.