TPL, Gallini (Udc) introdurre abbonamenti per le famiglie

Sul trasporto pubblico locale l’Udc sposa la linea Pisapia (sindaco di Milano): introdurre gli abbonamenti per le famiglie, con agevolazioni quanti più figli si hanno, per gli anziani e i disabili.

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«Cerchiamo in questo modo di applicare il tema del quoziente famigliare anche sui trasporti». A dirlo in coro sono stati ieri mattina il segretario provinciale Pierpaolo Gallini e i capigruppo in Comune e Provincia, Antonio Levoni e Bruno Ferrari.

Una posizione ferma, quella dell’Udc, che affonda le radici già prima ancora che si innescasse il dibattito su Seta, la società che nascerà il primo gennaio grazie all’aggregazione di Tempi e delle consorelle di Reggio Emilia e Modena. Nei giorni scorsi una delegazione dell’Udc ha partecipato a un incontro con i colleghi di partito delle due città emiliano romagnole coinvolte in un’operazione «che ci lascia ancora molto dubbiosi, soprattutto per il minor potere decisionale che avrà la nostra città». E ne è uscita una posizione univoca e

decisa: «Siamo stati i primi ad affrontare il tema già in primavera» ha fatto notare Levoni, il quale ha rimarcato il concetto che «una società pubblica non deve produrre utili, ma servizi per la collettività salvaguardando la forza lavoro». Ed ha così rimarcato il valore di una mozione dal suo gruppo presentata, e votata all’unanimità poche settimane fa in Consiglio comunale, in cui si chiedevano garanzie occupazionali per i 302 lavoratori di Tempi. Ma al di là del salto, l’Udc spinge per ottenere agevolazioni in termini tariffari sulla scia di quel quoziente famigliare a loro tanto caro.

«Chiederemo alla Provincia di introdurre abbonamenti convenienti per le famiglie, quanto più numerose sono, e per le fasce deboli, anziani e disabili» ha detto Gallini. Mentre Ferrari ha chiesto che vengano incrementate le corse in montagna: «La Montagna non va penalizzata».

Sul tema si è fatto sentire anche il neo “acquisto” dell’Udc Giulio

Maserati: «Agevolazioni anche per gli ultra65enni. Naturalmente, però, sulla base del reddito».