Piacenza. A settembre partirà in Provincia il primo tavolo dedicato alla filiera della lavorazione delle carni di suino. Lo annuncia l’assessore provinciale Filippo Pozzi nel giorno della protesta di Coldiretti che questa mattina ha portato i maiali davanti a Piazza Affari a Milano per denunciare le speculazioni sul cibo. “Quella suinicola è una filiera da riorganizzare – precisa Pozzi –. La difficoltà dell’intervento sta nell’impossibilità per i nostri allevatori di incidere ulteriormente sui costi di produzione, troppo legati alle speculazioni internazionali sulle materie prime. Dobbiamo essere in grado di creare valore ed essere capaci di riorganizzare una filiera il cui risultato economico da tempo non è più sufficiente per la sopravvivenza delle nostre aziende.
“A livello locale, anche se il problema va affrontato in ambito nazionale e comunitario, quella suinicola sarà la prima filiera ad esprimersi, dall’inizio di settembre, attraverso un tavolo dedicato. A Piacenza il patrimonio dell’allevamento e della trasformazione delle carni suine non può andare perduto”.
“Complimenti all’assessore Pozzi che ‘è sul pezzo da tempo’ – dice Luigi Bisi, presidente di Coldiretti Piacenza – Da mesi stavamo ragionando con l’assessore per individuare risposte efficaci ed eravamo certi che non avrebbe perso tempo a mettere in campo questo tipo di percorso. E’ chiaro che il problema del comparto non può essere il prezzo del mais (che, in quanto prodotto agricolo necessita di essere remunerato nei suoi costi di produzione), piuttosto quello di valorizzare la filiera dal suino al salume. Per questo è necessario puntare sulla qualità delle carni e salvaguardare il
patrimonio storico dei nostri salumi; diversamente saremo sempre più schiavi dei macellatori. Credo che un accordo forte tra suinicoltori e salumieri possa essere il viatico per creare una filiera piacentina del salume, ridando nuova linfa a un settore che rischia di perdere vitalità”.