Sicurezza sul fiume Po.interrogazione di Foti e altri gli interventi

Tommaso Foti interviene sul fenomeno della pesca abusiva nel fiume Po presentando un’ interrogazione – ai Ministri dell’Interno, delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

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Premesso che, scrive Foti che  da alcuni mesi, lungo il PO, in particolare modo nel tratto in cui il fiume attraversa il territorio della Provincia di Piacenza, si sono verificati numerosi furti di imbarcazioni o loro parti (soprattutto i motori); 

detti atti illeciti, oltre ai privati, hanno danneggiato anche associazioni ed Enti impegnati nella promozione turistica (alla motonave “Calpurnia” utilizzata da Piacenza Turismi sono stati asportati e/o danneggiati in più occasioni, i motori); 

oltre ai furti di cui sopra, nell’area in questione, si rilevano numerosi casi di campeggio abusivo e di pesca non consentita, soprattutto del pesce siluro, destinato all’esportazione illegale;

 il protrarsi di detta situazione è stato evidenziato al Prefetto di Piacenza, in un incontro tenutosi lo scorso 30 Giugno, dai Sindaci dei Comuni rivieraschi di Calendasco, Caorso, Castelvetro, Castel San Giovanni, Monticelli, Sarmato, Rottofreno e Villanova, ottenendo l’avvio di una fase di coordinamento delle Forze dell’Ordine volta a moltiplicare i controlli sull’area lungo il Po;

 il compimento di analoghi fatti illeciti si registra anche nelle Province di Cremona, Parma e Reggio Emilia;

 se e quali urgenti ulteriori iniziative rispetto a quelle già meritoriamente attivate dalla Prefettura di Piacenza si intendano porre in essere;

 se  sia stata opportunamente valutata l’entità del fenomeno della pesca abusiva del siluro, quali verifiche siano state compiute per verificare se l’attività illecita sia imputabile alla malavita organizzata e quali efficaci iniziative di contrasto si intendano attuare.

 

 Sicurezza sul fiume Po. Pollastri (Pdl) Tavolo permanente in regione

Uno stretto monitoraggio per garantire la sicurezza lungo il fiume Po”: a sottolinearne l’urgenza è Andrea Pollastri (PdL) che, con un’interrogazione, ha posto all’attenzione della Giunta Regionale la situazione dell’area circostante il fiume, oggetto, negli ultimi mesi, di numerosi furti di imbarcazioni o loro parti (soprattutto i motori).

Questo fenomeno, oltre ai privati, ha colpito anche associazioni ed Enti impegnati nella promozione turistica, come “PiacenzaTurismi” la cui motonave “Calpurnia” è stata più volte depredata dei motori.

Ma i furti non sono gli unici atti criminosi realizzati lungo il Po: si segnalano anche numerosi casi di campeggio abusivo e pesca non autorizzata, soprattutto del pesce siluro, destinato all’esportazione illegale.

Preoccupati della situazione i Sindaci dei Comuni rivieraschi della Provincia di Piacenza, Calendasco, Caorso, Castelvetro, Castelsangiovanni, Monticelli, Sarmato, Rottofreno e Villanova, hanno chiesto e ottenuto, lo scorso 30 giugno, un incontro con il Prefetto, il quale, compresa la gravità del problema, ha dato vita ad un coordinamento delle Forze dell’Ordine per moltiplicare i controlli.

“I fatti citati – spiega l’esponente del PdL – non si sono verificati unicamente a Piacenza, ma anche in altre province come Cremona, Parma e Reggio Emilia, suscitando interventi altrettanto forti da parte delle Istituzioni Locali, oltre all’indignazione generale.”

“Il fenomeno sta raggiungendo una dimensione preoccupante – commenta ancora – per questo la Regione non può stare a guardare ma deve mettere a disposizione, anche tramite AIPO, mezzi e risorse per contrastare i fenomeni criminosi.

Chiedo pertanto che si attivi per dar vita ad un coordinamento sovra-provinciale che coinvolga le Province ed i Comuni rivieraschi, le altre Regioni coinvolte e le Prefetture, queste ultime, in particolare, con il compito di fare da coordinamento tra i vari  contingenti di sicurezza ed, eventualmente, mettendo in campo forze straordinarie, come, ad esempio, il Genio Pontieri dell’Esercito.”

“È necessario anche capire – conclude l’azzurro – quali siano le possibili cause dei furti di materiali nautici e l’entità del fenomeno della pesca abusiva del siluro: in entrambi i casi bisogna stabilire se, alle spalle, vi sia l’azione della malavita organizzata, anche a livello internazionale. In caso affermativo bisogna  definire le azioni per contrastarla.”

 

Furti e frodo sul Po, Cavalli (Lega Nord): “il grande fiume è ormai alla mercé dei predoni dell’est”.

 

Pesca di frodo, motori rubati, minacce e intimidazioni ai danni dei pescatori, è quanto è emerso dalla recente cronaca.

«Rubano i motori dalle imbarcazioni ormeggiate sul fiume per rivenderle nell’est Europa o su internet a un quinto del prezzo di mercato. Non si tratta di sprovveduti ladruncoli, bensì di bande molto ben organizzate – osserva Stefano Cavalli, consigliere regionale della Lega Nord – che operano in diverse province lombarde ed emiliane. Altri invece hanno scelto le rive del Po per fare bracconaggio, pescando con metodi vietati e, poi, rivendono il pesce a ristoratori senza scrupoli italiani o stranieri. Se ne hanno occasione rubano l’attrezzatura e il pesce ai pescatori nostrani, se necessario minacciandoli e, talvolta, malmenandoli. Una situazione ormai insostenibile – precisa l’esponte del Carroccio emiliano – che allontana gli onesti cittadini da quelli ambienti naturali che, invece, andrebbero vissuti e tutelati. Per queste ragioni – conclude l’esponente del Carroccio – ho presentato un’interrogazione con la quale sollecito la Giunta ad attivarsi, di concerto con gli Organi di Polizia e gli Enti Locali, al fine di contrastare attivamente il fenomeno, coinvolgendo, ove necessario, gli Organi di Polizia esteri.