“La psicosi innescata dai casi di contagio da Batterio Killer (Escherichia Coli)” – dichiara Stefano Cavalli, consigliere regionale della Lega Nord – “sta avendo drammatiche ripercussioni sul consumo di prodotti ortofrutticoli con il conseguente crollo dei prezzi. A tutela del settore, in fortissima difficoltà anche per ragioni climatiche, l’Unione europea ha introdotto contributi straordinari per i produttori di determinate colture. Apprezzabile” – sottolinea l’esponente del Carroccio emiliano – “è stato l’impegno dell’Assessore regionale, Tiberio Rabboni, il quale, attivandosi presso il Ministero dell’Agricoltura, ha fatto inserire nell’elenco delle specie ortofrutticole i cui produttori possono accedere ai contributi, anche le pesche e le nettarine. Ci si è però dimenticati” – precisa Cavalli – “del radicchio che ha registrato un calo dei prezzi superiore al 40%, gli stessi numeri del cetriolo, inizialmente considerato vettore del pericoloso batterio. Il nostro paese” – prosegue il consigliere leghista – “è il maggior produttore mondiale di radicchio, non si comprende, quindi, per quale ragione sia stato escluso dal “fortunato” elenco, visto e considerato che presenta caratteristiche del tutto simili ad altre colture che, invece, hanno beneficiato degli aiuti europei. Anche se con numeri inferiori” – precisa l’esponente del carroccio emiliano – “il calo dei consumi ha interessato anche cocomeri, fagiolini meloni e sedani, anche questi esclusi dai contributi. Per queste ragioni” – conclude Cavalli – “ho presentato un’interrogazione con la quale sollecito l’Assessore Rabboni ad adoperarsi per la tutela dei produttori di queste colture, dando loro lo stesso sostegno riconosciuto alle altre colture.”