Botta e risposta fra Pollastri e Giunta riguardo il Piano Telematico

 

Radio Sound

Andrea Pollastri del Pdl aveva presentato nei giorni scorsi un’interrogazione alla Giunta Regionale per avere chiarimenti riguardo al Progetto di sistema a rete regionale, con compartecipazione economica degli enti: il cosidetto Piano Telematico già avviato nel 2004. Pollastri chiedeva delucidazioni sugli aspetti economici della questione e sui costi di Lepida, la società regionale che si occupa di questo settore. La Giunta ha risposto che l’attività Lepida è soltanto per i soci e che fu chiesto agli enti locali di entrare con una quota paritetica in questo progetto. Tuttavia Pollastri si dice insoddisfatto della risposta.

Qui di seguito potete leggere l’interrogazione di Pollastri e in allegato la risposta della Giunta.

Il Consigliere Andrea Pollastri del Gruppo Popolo della Libertà

 

Premesso che:

 

–        Con la L.R. n. 11/2004 “Sviluppo regionale della Società dell’Informazione” la Regione Emilia-Romagna, di concerto con il sistema degli Enti Locali, persegue la finalità di assicurare a cittadini, imprese ed enti, condizioni di sviluppo delle loro attività e relazioni, promuovendo le potenzialità delle ICT nella prestazione di servizi e nell’accessibilità e scambio di dati;

–        Con Del. Assemblea Legislativa n. 111/07 sono state approvate le Linee guida per la predisposizione del Piano Telematico Regionale – PITER (2007-2009);

–        A seguito di tale Piano è stata costituita la “Community Network Emilia-Romagna” attraverso una serie di una Convenzione tra la Regione stessa e gli Enti Locali;

–        A nome della costituita Community Network la Regione ha presentato i progetti “ALI CN-ER” (Alleanze Locali per l’Innovazione Community Network Emilia Romagna) e “RILANDER” (frutto della fusione, in fase di approvazione, dei progetti “LANDER” e “RIDER”), successivamente sistematizzati e raccolti nell’unico “Progetto di Sistema a Rete regionale”;

–        La Regione ha individuato in Lepida, trasformata in S.p.a a seguito della D.G.R. 1080/07, il soggetto titolato, non solo alla realizzazione della connessione a banda larga tra l’intero sistema degli enti locali, ma anche a costituire il braccio operativo per la realizzazione del Progetto, promuovendo nuovi servizi, fornendo al territorio l’accesso a nuove tecnologie ed occupandosi della formazione necessaria;

–        Con note prot. n. 9841, 9842 e 9846 del 23 dicembre 2008 il CNIPA, organo del Ministero dell’Innovazione e della Pubblica Amministrazione, ha comunicato alla Regione Emilia-Romagna l’esito positivo delle valutazioni dei progetti sopra elencati e, con deliberazioni 8/4/2009 n. 28 e n. 29 e 8/5/2009 n. 42, ha assegnato alla Regione Emilia-Romagna le quote di cofinanziamento;

–        Con la D.G.R. n. 415/10, in conseguenza al finanziamento del CNIPA, si è disposto il trasferimento alle Province di una parte di tale finanziamento;

–        Tale trasferimento è conseguente alla firma dell’Accordo attuativo che prevede, per l’attivazione dei progetti, un cofinanziamento da parte delle Province e dei Comuni (o loro forme associate) il cui valore complessivo supera quello destinato dalla Regione;

–        Per la Provincia di Piacenza a fronte dei 130.703,94 euro trasferiti dalla Regione, la Provincia ne metterà a disposizione 80.000,00 mentre i Comuni 197.904,00.

 

Considerato che:

 

–        La citata Convenzione che ha dato vita alla Community Network prevedeva la compartecipazione economica degli Enti Locali ai progetti solo come una possibilità;

–        Durante i primi sei anni dell’attivazione dei servizi telematici i Comuni non erano mai stati chiamati a partecipare alle varie spese, stante il carattere nazionale del progetto di informatizzazione e l’ingente somma messa a disposizione della Regione, tramite risorse proprie, nazionali e comunitarie, stimabile in circa 200 milioni di euro.

–        I Comuni, al fine dell’attuazione del “Progetto di Sistema a Rete regionale”, hanno recentemente utilizzato proprie risorse per acquistare le azioni di Lepida S.p.a., avendo già dato il proprio contributo ad un’operazione che doveva essere per loro a costo zero;

–        I Comuni, specie quelli più piccoli, dovevano essere beneficiari del suddetto Progetto, non assumerne gli oneri economici come invece previsto dalla D.G.R. 415/10.

 

 

INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE:

 

–        Le ragioni per cui si sia chiesto agli Enti Locali la compartecipazione economica alla realizzazione del “Progetto di Sistema a Rete regionale”;

–        A quanto corrispondano le risorse proprie della Regione impegnate nel Progetto escluse quelle trasferite dal CNIPA;

–        Le ragioni per cui il processo di costituzione del Piano Telematico, avviato nel 2004, ad oggi non abbia dato ancora risultati tangibili;

–        Il totale delle risorse impegnate dal 2004 al 2010 per l’avvio del Piano Telematico;

–        Il costo di funzionamento annuo di Lepida S,p.a. e la ragione per cui i Comuni abbiano dovuto partecipare al capitale azionario.