«Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL di Bologna si è aggiudicato un bando del Ministero della Salute per realizzare una campagna di educazione sanitaria rivolta alla popolazione circa il corretto utilizzo dei prodotti cosmetici e i possibili rischi correlati a prodotti non sicuri, scaduti o impropriamente utilizzati. Un’iniziativa, – precisa il Consigliere leghista – senz’altro lodevole ma non ho visto traccia di avvertenze relative ai saloni di bellezza e degli acconciatori. Stanno, infatti, aumentando in modo inscriminato i centri, spesso gestiti da asiatici, che offrono trattamenti per la pelle e coloranti per i capelli a prezzi decisamente troppo “competitivi”. Le tariffe – precisa Cavalli – sono, infatti, inferiori al costo della sola materia prima, fattore che mette seriamente in dubbio la qualità e la provenienza dei cosmetici. I media riportano di frequente di sequestri di merce illegale proveniente dal continente asiatico. Quando questi prodotti schivano i controlli finiscono sempre sulla faccia di qualcuno, per queste ragioni – conclude l’esponente del Carroccio – ho presentato un’interrogazione con la quale chiedo alla Giunta regionale: quali riscontri abbia avuto la Campagna “Cosmesicura” e quante visite abbia registrato il sito internet “cosmesicura.org”; se intenda promuovere simili iniziative nelle altre province emiliane e romagnole; quante verifiche siano state effettute sui prodotti utilizzati presso i saloni di bellezza e gli acconciatori; quanti prodotti cosmetici illegali siano stati sequestrati dall’inizio del 2010 ad oggi; se la campagna “COSMESICURA” preveda la sensibilizzazione della popolazione circa l’utilizzo di prodotti di dubbia provenienza e qualità presso i saloni di bellezza e gli acconciatori; chiedo infine se intenda attivarsi presso l’ARPA e le Aziende Sanitarie locali al fine di intensificare i controlli presso i saloni di bellezza e gli acconciatori.»