Retromarcia amaro per il sindaco Roberto Reggi, relativamente all’ordinanza sui posti auto. A far emergere la “forzatura” avvenuta in Consiglio comunale sulla questione ci ha pensato il presidente Ernesto Carini il quale, in una nota, ha bacchettato la decisione presa dal primo cittadino. La diatriba scoppiata nei giorni scorsi, in seguito all’approvazione della mozione di Benedetto Ricciardi (Pd) che imponeva di eliminare i posteggi riservati alle forze dell’ordine in centro (circa una ventina) per riqualificarli a posteggi per i cittadini, non ha lasciato l’aula senza alcuni malumori. Ora anche l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale Ernesto Carini scalda gli animi all’interno della maggioranza, per una questione nata, come sembrava, sotto buoni propositi e conclusasi in bagarre.
DI SEGUITO LA NOTA DI ERNESTO CARINI:
Sig. Sindaco, la posizione da Lei assunta in merito al ritiro dell’ordinanza riguardante i posti auto riservati alle forze dell’ordine si conferma un atto traumatico nei rapporti con il Consiglio Comunale.
Ancora prima di richiamare articoli regolamentari appare del tutto evidente che una mozione votata dal Consiglio Comunale non può essere disattesa e ribaltata dalla lettera di un singolo.
L’amore ed il rispetto senza limiti che abbiamo per l’arma dei Carabinieri, unita alla stima grandissima per il colonnello Cappellano, non Le consente, sig Sindaco, di ribaltare una posizione del Consiglio Comunale, che era stata correttamente trasformata in una Sua ordinanza.
Tutti sappiamo dell’esistenza di mozioni che da tempo attendono di essere concretizzate e tuttavia non si e’ mai chiesto ragione dei ritardi perché il Consiglio non dubita dell’impegno profuso per raggiungere i risultati.
Qui invece siamo in un caso ben diverso: la mozione consigliare, e’ diventata, correttamente, un atto amministrativo che poi e’ stato completamente rinnegato sulla base di una missiva da Lei Letta in Consiglio Comunale nella fase delle comunicazioni.
Lei Signor Sindaco avrebbe potuto fare una cosa soltanto, se le Sue idee fossero state ferme e sincere: chiedere al consiglio di ritornare sui propri passi per spiegargli le ragioni del Suo cambiamento di opinioni.
Così purtroppo non e’ stato!
Guardando al comma 4 dell’articolo 89 del regolamento la dove si legge che il Consiglio Comunale, con la mozione, impegna il Sindaco e la Giunta ad adottare atti o iniziative…… ,non c’è scritto che anche singoli cittadini possono fare altrettanto.
Cordialmente
Ernesto Carini