Bocchino a Piacenza: «Anche qui non saremo un partito minore»

AGGIORNAMENTO 26 marzo – «Dimostrare di non essere un partito minore nelle consultazioni amministrative per essere decisivi alle elezioni politiche». E’ un progetto ambizioso, «in salita e coraggioso» quello presentato dal vicepresidente di Futuro e libertà Italo Bocchino all’albergo Roma, dove era ospite della prima iniziativa pubblica promossa dalla sezione piacentina del neonato partito fondato da Gianfranco Fini.
«A Piacenza dimostreremo di non poter essere sottovalutati, negli ultimi mesi abbiamo perso parlamentari ma aumentato gli iscritti e in questa città abbiamo oltre il 50% di aderenti sotto i 30 anni – ha confermato Bocchino – difficile dire cosa accadrà sul piano delle alleanze. Per ora siamo disponibili a sostenere candidati espressione del Polo della nazione, ma vogliamo consolidarci e pensare di poter presentare nomi di Futuro e libertà come già abbiamo stabilito per le comunali di Rimini e Ravenna».
Per la divisione piacentina, un primo successo può già essere considerato quello di esserci. «Dicevano che a Piacenza non si passa, in città ci davano per morti e qualcuno che aveva iniziato con noi ha abbandonato per rifugiarsi nello status quo – hanno sottolineato il coordinatore provinciale Fabio Callegari e Daniele Gardi – adesso invece saremo presenti alle elezioni di comuni importanti come Rottofreno e Fiorenzuola, senza liste autonome per ovvie ragioni logistiche. Tra qualche mese inizieremo a pensare alle comunali del 2012, dove faremo la nostra parte».
Sul piano dei contenuti, la serata di ieri ha confermato lo stesso Bocchino “falco” nei confronti di Governo e Pdl che si è visto dalla rottura del 29 luglio in avanti, con attacchi all’esecutivo considerato «una maggioranza sfilacciata» e critiche che vanno dalla gestione della crisi libica, alla nomina di Francesco Saverio Romano a ministro dell’Agricoltura.

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NOTIZIA 25 marzo – Questa sera l’Albergo Roma sarà teatro di un importante appuntamento organizzato da Futuro e Libertà Piacenza. Tre grandi nomi del direttivo nazionale si confronteranno con gli esponenti locali del partito. Le tre “stars” in questione sono Cristiana Muscardini, europarlamentare Fli, Enzo Raisi, coordinatore regionale per l’Emilia Romagna e Italo Bocchino, onorevole e vicepresidente nazionale. Sarà l’occasione per la presentazione del progetto politico alla cittadinanza di Piacenza e per discutere dell’attualità che sta interessando in questi giorni il Paese. Momento delicato per il partito di Gianfranco Fini: dopo gli scossoni degli scorsi mesi, con parecchie fuori-uscite e la recente entrata del deputato Muro, direttamente dal Pdl, sembra che si stiano gradualmente calmando le acque all’interno della formazione.

Acque invece molto agitate su parecchi altri fronti, dal nucleare alla Libia, dalle prossime elezioni amministrative al recente cambio di comando del “Secolo d’Italia”, storico quotidiano in quota AN prima, e Fli più tardi. Ed in particolare su questo argomento si è soffermato Enzo Raisi, anch’egli “epurato” dalla carica di amministratore unico della stessa testata nei mesi scorsi, nell’intervista che ha concesso ai nostri microfoni e che potete ascoltare qui sotto. L’atteggiamento assunto nella gestione di questa vicenda, secondo Raisi, è esemplificativa di come il berlusconismo non accetti voci dissenzienti ed anzi tenda ad eliminarle: quel che è successo con Fini si sarebbe ripetuto nel caso della Perina. Raisi ha inoltre tenuto a sottolineare l’imbarazzo del Premier nella gestione dell’ “affaire-Gheddafi”: le non certo remote apparizioni in coppia del dittatore libico sarebbero il motivo dell’attuale silenzio del Presidente del Consiglio.

Il coordinatore regionale si è poi detto sostenitore del nucleare, posizione già assunta da Raisi in tempi non sospetti, e ha detto di augurarsi che questa fonte di energia non venga accantonata sull’ “onda emotiva” seguita al recente disastro provocato dallo tsunami in Giappone. Grande disappunto ha infine espresso riguardo la presunta falsificazione del titolo di studio compiuta dall’onorevole Santanchè, che avrebbe dichiarato di aver conseguito un falso master presso l’Università Bocconi e riguardo alla difficile condizione in cui versa il nostro Paese sul fronte dello sviluppo economico, ambito di cui Raisi si occupa in prima persona, essendo componente della commissione attività produttive alla Camera.