Bocchino a Piacenza: «Anche qui non saremo un partito minore»

«Dimostrare di non essere un partito minore nelle consultazioni amministrative per essere decisivi alle elezioni politiche». E’ un progetto ambizioso, «in salita e coraggioso» quello presentato dal vicepresidente di Futuro e libertà Italo Bocchino all’albergo Roma, dove era ospite della prima iniziativa pubblica promossa dalla sezione piacentina del neonato partito fondato da Gianfranco Fini.
«A Piacenza dimostreremo di non poter essere sottovalutati, negli ultimi mesi abbiamo perso parlamentari ma aumentato gli iscritti e in questa città abbiamo oltre il 50% di aderenti sotto i 30 anni – ha confermato Bocchino – difficile dire cosa accadrà sul piano delle alleanze. Per ora siamo disponibili a sostenere candidati espressione del Polo della nazione, ma vogliamo consolidarci e pensare di poter presentare nomi di Futuro e libertà come già abbiamo stabilito per le comunali di Rimini e Ravenna».
Per la divisione piacentina, un primo successo può già essere considerato quello di esserci. «Dicevano che a Piacenza non si passa, in città ci davano per morti e qualcuno che aveva iniziato con noi ha abbandonato per rifugiarsi nello status quo – hanno sottolineato il coordinatore provinciale Fabio Callegari e Daniele Gardi – adesso invece saremo presenti alle elezioni di comuni importanti come Rottofreno e Fiorenzuola, senza liste autonome per ovvie ragioni logistiche. Tra qualche mese inizieremo a pensare alle comunali del 2012, dove faremo la nostra parte».
Sul piano dei contenuti, la serata di ieri ha confermato lo stesso Bocchino “falco” nei confronti di Governo e Pdl che si è visto dalla rottura del 29 luglio in avanti, con attacchi all’esecutivo considerato «una maggioranza sfilacciata» e critiche che vanno dalla gestione della crisi libica, alla nomina di Francesco Saverio Romano a ministro dell’Agricoltura.

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