COMUNICATO DI FILIBERTO PUTZU (PDL)
Ben strana situazione si sta verificando a Piacenza, ombelico dell’inquinata pianura padana.
Nel nome del nuovo che deve avanzare, il Comune propone riqualificazioni a suon di sega elettrica.
Società d’uomini senza valori quella che taglia gli alberi….
Basti pensare agli sforzi delle nazioni evolute di inculcare nei bambini il concetto prioritario della difesa delle piante…
Spesso un padre pianta in albero per festeggiare la nascita del figlio…
L’albero rappresenta simbolicamente il tramite tra la terra e il cielo, con le sue radici ed i suoi rami coniuga le due dimensioni, quella terrena e quella divina.
A Piacenza invece chi amministra tratta gli alberi come un inutile scomodo optional, poco importa la eventuale “compensazione” in altre zone della città.
Tagliare un albero con la sua storia pluridecennale per metterne uno magari al Polo Logistico non è la stessa cosa !!.
Gli esempi di questo sciagurato atteggiamento si sprecano.
Dall’area ex parco Unicem, al Facsal, da via Risorgimento a Piazzetta Plebiscito.
Per via Risorgimento si tratta forse di piante che hanno raggiunto la fine del ciclo vitale e le cui radici hanno scompaginato l’acciottolato dei marciapiedi.
Certamente i lavori (sbancamento per la posa del teleriscaldamento, rifacimento di marciapiedi ed asfalto della via) non dureranno pochi giorni. Col taglio degli alberi così tempestivo certamente il viale risulterà bello assolato e senza alcuna ombreggiatura… Con quali piante verranno sostituite quelle eliminate? Viene detto dall’Amministrazione comunale che su precisa indicazione della Soprintendenza, il tratto di fronte a Palazzo Farnese dovrà essere completamente sgombro, in modo da non coprire la facciata dello storico edificio . Ammesso che ciò sia vero, cosa c’entra la Soprintendenza che avrebbe imposto di non ripiantare alberi davanti al Farnese ? Da quando a Piacenza decide la Soprintendenza e non la volontà dei cittadini ? Abbiamo gìà visto con Piazza Cavalli, i risultati della sinergia Comune-Soprintendenza !!!
Per quanto riguarda piazzetta Plebiscito invece cosa dire ?
Perlomeno inconsistenti risultano le giustificazioni addotte dal sindaco Reggi per il taglio delle piante esistenti… Maggior veduta del chiostro della chiesa di San Francesco, maggior spazio per i banchi del mercato bisettimanale (la loro delocalizzazione non era temporanea ?)….
Certo Piazzetta Plebiscito messa nel dimenticatoio da chi governa la città e lasciata deperire in questi anni,necessita di una riqualificazione che la faccia ridiventare fruibile dalla gente comune.
Bene l’idea della ripavimentazione, ma forse basta qualche bella panchina comoda, una pulizia quotidiana, la cura del verde esistente, l’allontanamento di fannulloni e balordi con un controllo puntuale da parte dei vigili urbani, l’organizzazione di piccoli eventi (magari gestiti dai commercianti e dai residenti della zona).
Pensate a quale meraviglia…. un trio d’archi che suona musica classica,… tra le piante, con la quinta del chiostro trecentesco. Non bisognerebbe piu’ andare a Parigi o a San Gemignano per provare un’emozione simile …
Filiberto Putzu, Consigliere Comunale