AGGIORNAMENTO 3 MARZO
Di seguito il comunicato di Davide Allegri, ex assessore provinciale all’Ambiente e all’urbanistica del comune di Cortemaggiore:
“Ancora una volta apprendo direttamente e solo dal giornale situazioni di cui sono totalmente all’oscuro. Capisco il clima elettorale alle porte, capisco anche che certe cose, purtroppo, fanno parte del gioco.
Non mi capacito di come ancora una volta si calpesti immagine e dignità di una persona, il cui operato, dentro e fuori dalla politica, è sempre stato improntato alla correttezza e all’onestà, alla voglia di costruire e non di distruggere, con passione ed etica professionale.
Nei mesi scorsi mi si era contestato che le autorizzazioni rilasciate erano troppe, ora apprendo, sempre dal giornale, che mi si contesta di aver non favorito, ma ostacolato in qualche modo le autorizzazioni degli impianti fotovoltaici.
La cosa incredibile e paradossale, è che l’iter autorizzativo di questi impianti sono totalmente esterni ed indipendenti dalla volontà politica di chicchessia. Mentre sono del tutto dipendenti da passaggi e da valutazioni di carattere tecnico e normativo, e quindi oggettivi nel loro sviluppo. I pareri sono formulati da tutti gli enti preposti invitati in conferenza di servizio, che valutano, rispetto alle norme vigenti, se rilasciare o meno l’autorizzazione. I calendari stessi delle conferenze sono formulati rispetto alla completezza dei documenti delle pratiche, ed alla loro rispondenza alle normative vigenti. Il sottoscritto, come già più volte ribadito, ha partecipato ad un numero minimo di conferenze di servizio, proprio per non intaccare la natura tecnico-normativa della conferenza stessa. Le pratiche venivano inserite nelle conferenze di mano in mano che la loro documentazione fosse completa, e quindi successivamente autorizzate. Comprendo anche la volontà, da parte di chi investe risorse ingenti in un progetto, che questo sia il prima possibile realizzato. Ma la valutazione dei progetti è sempre stato oggettiva, trasparente ed uniforme, senza “privilegiare” o favorire nessuno. Questo, nonostante una struttura tecnica sotto-stimata e oberata di lavoro.
Per aumentare la confusione già di per sé alta si continua a parlare di bandi e di appalti di impianti fotovoltaici. Non esiste nessun bando o appalto. La procedura consiste in una semplice richiesta, da parte di un soggetto privato, successivamente valutata dalla conferenza di servizi.
Purtroppo, e anche questo l’ho più volte ribadito, l’indeterminatezza e la confusione normativa rispetto al tema delle energie rinnovabili è un dato di fatto, e questo lo è anche a livello regionale e nazionale. Nonostante questo si sono impostate delle linee guida che dessero uniformità alle pratiche soggette a valutazione da parte della conferenza dei servizi, che, ribadisco, è l’unico organo che aveva ed ha, la facoltà di valutare e dare l’eventuale ok all’autorizzazione.
Si è anche verificata una situazione, (caso particolare), in cui è intervenuta direttamente la Soprintendenza di Parma e Piacenza, su imput della Regione, per apporre un vincolo paesaggistico. Anche in questo caso, c’è stata una valutazione di carattere tecnico che ha portato ad individuare il bene da tutelare (il Castello di Montanaro a Pontenure) di maggiore importanza rispetto alla produzione di energia rinnovabile.
Pochi giorni orsono, su Libertà, sulla stessa pagina, sono comparsi due articoli: in uno si paventava un ricorso al TAR per un’autorizzazione non concessa, nell’altro si paventava un ricorso al TAR per autorizzazioni invece concesse. Questo la dice lunga sul clima di confusione e di poco equilibrio che caratterizza questa tematica.
Il gioco al massacro, in cui si mischiano “faide” interne, contrapposizioni politico-ideologiche e interessi di varia natura, rende difficile per il sottoscritto fare chiarezza. Sono a disposizione della magistratura per quanto è possibile per farlo. D’ora in poi parlerò nelle sedi opportune, sapendo fin d’ora che il bailamme mediatico continuerà indipendentemente dagli sviluppi dell’indagine.
Anche per questo motivo, rimetto la mia delega di assessore comunale al Sindaco Repetti, fintanto che la situazione non sarà più chiara. Il mio pensiero in questo momento va alle persone care a me vicine, che vivono questo momento con angoscia e dolore. Il mio percorso di vita, politico ed umano, per chi mi conosce bene, è sempre stato improntato alla disponibilità verso gli altri e alla volontà di costruire qualcosa di positivo. In questo momento, però, mi è impossibile interpretare il mio ruolo in Comune con serenità e spirito costruttivo”.
AGGIORNAMENTO 18.30 DEL 2 MARZO – Sarebbero state accettate, per ora in via informale, da parte del sindaco di Cortemaggiore Gianluigi Repetti, le dimissioni di Davide Allegri. L’ex assessore provinciale all’Ambiente lascierà ora anche l’assessorato all’urbanistica che ricopriva nel paese magiostrino. Davide Allegri, indagato per concussione e abuso d’ufficio per le autorizzazioni di impianti fotovoltaici, ha avuto questa mattina un lungo colloquio con Repetti, durante il quale avrebbe deciso di abbandonare. L’ufficialità non è ancora stata data, anche se le parole del sindaco non sembrano lasciare dubbi. La stima, per il sindaco, rimane immutata dopo il buon lavoro svolto a Cortemaggiore, così come la fiducia nei giudici che saranno preposti a valutare questo caso. Ma l’ufficialità delle dimissioni di Allegri è sembrata trasparire alla risposta data da Repetti alla domanda: “ha già pensato ad un possibile sostituto? E’ qui che il primo cittadino ha confermato che, nonostante debba ancora consultarsi con la Giunta, sarà lui stesso a mantenere la delega rimessa da Davide Allegri.
AGGIORNAMENTO ORE 12.30 DEL 2 MARZO – Indiscrezioni uscite in mattinata dopo l’incontro avuto tra Davide Allegri ed il sindaco Gianluigi Repetti. Allegri, lo ricordiamo, si trova indagato per concussione e abuso d’ufficio per la gestione delle autorizzazioni di impianti fotovoltaici. Reati che sarebbero avvenuti quando ricopriva la carica di assessore provinciale all’Ambiente. Ora che Davide Allegri si trova iscritto nel registro degli indagati, sembra che anche il suo incarico di assessore all’urbanistica a Cortemaggiore possa essere abbandonato. Un sostegno a orologeria, quello che gli promise il sindaco Repetti dopo che scoppiò il caso, fino a quando cioè la magistratura non si fosse mossa. Oltre due ore di faccia a faccia stamane con il primo cittadino di Cortemaggiore, che avrebbero portato a questa scelta, forse per non mettere in imbarazzo l’amministrazione magiostrina.
Una vicenda infinita la sua, iniziata con le sospette dimissioni da via Garibaldi, che fecero sorgere più di un dubbio nell’opinione pubblica, soprattutto per le motivazioni: “troppi impegni professionali”. Ma anche per le repentine prese di distanza da parte dell’amministrazione provinciale, in testa il Presidente Massimo Trespidi, che prima lo liquidò in poche righe di comunicato e ieri è tornato pubblicamente dissociarsi dalla vicenda. Sembra che a breve lo stesso Allegri potrebbe ufficializzare le dimissioni.
Di seguito il comunicato congiunto di PD, Insieme per un Nuovo Ulivo e Italia dei Valori, riguardo la vicenda-Allegri:
Adesso che l’ex assessore Allegri (LEGA) è indagato, vorremmo sapere se le motivazioni propinate dalla Provincia e dalla Lega continuano ad essere le stesse, cioè i per nulla credibili “impegni professionali”, oppure incominceranno ad emergere quelli veri.
Già, perché se è verissimo (ci mancherebbe altro) che per chiunque vige la presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio, è altrettanto vero che per le motivazioni delle dimissioni si dev’essere contato sulla presunzione di stupidità di chi ne era destinatario, opinione pubblica in primis; ma anche il Consiglio Provinciale, che ha ricevuto un’asciutta e laconica comunicazione da parte del Presidente che ribadiva le già poco credibili motivazioni che sono state accampate dall’inizio.
Per non parlare dei militanti della Lega Nord che dopo una blindatissima assemblea al Park Hotel hanno ricevuto una rigida consegna del silenzio. Pertanto, mutismo e rassegnazione.
Bacchettati pure i giornalisti, rei di fare il proprio mestiere, che, a quanto pare, piace quando adula, un po’ meno quando cerca di capire, per informare.
E’ del tutto evidente che la gestione del fotovoltaico da parte della Provincia ha fin qui evidenziato più ombre che luci.
Mai la passata amministrazione è stata solo sfiorata da vicende come questa.
Risaliamo sempre lì, le domande restano tutt’ora legittime, quanto inevase: quali sono i veri motivi delle dimissioni? Allegri si è dimesso o è “stato dimissionato”, magari perché l’amministrazione Provinciale sapeva qualcosa? E’ mai possibile che un presidente “notiziato” dalla stampa non si preoccupi di saperne di più? Accontentarsi delle precipitose quanto inconsistenti motivazioni di dimissioni da parte di un assessore può essere solo indice di due cose: o superficialità o, peggio ancora, far finta di non sapere per non rispondere ai dubbi legittimi che in questi mesi sono stati espressi da più parti.
L’opposizione in Provincia chiede di saperne finalmente di più, chiede chiarezza, i cittadini anche.