Pollastri (pdl):Posti riservati ai pendolari possessori della Mi MuovoCard

“Non è giusto che i pendolari, ossia coloro che grazie agli abbonamenti consentono a Trenitalia di avere un guadagno fisso garantito per un intero anno, debbano viaggiare in piedi su Intercity ed Eurostar”: lo sostiene il piacentino Andrea Pollastri (PdL) presentando un’interrogazione in Regione.

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“A seguito della stipula di un accordo tra RFI, Trenitalia e Regione nel novembre 2005 – si legge nell’atto – venne istituito l’ICPass, una carta acquistabile da parte dei possessori di abbonamento annuale che consentiva, in cambio dell’acquisto di una carta di durata annuale, la possibilità di utilizzare i treni Intercity in tutta l’Emilia-Romagna senza prenotazione.

Dal primo gennaio 2009 la “Mi Muovo Card” ha sostituito l’ICPass: benché abbia un costo annuo maggiore consente di utilizzare senza prenotazione anche gli Eurostar City, non più in tutta la Regione ma limitatamente alla tratta di riferimento del relativo abbonamento.”

“Queste formule – commenta Pollastri – sono particolarmente adatte alle esigenze dei pendolari che, a fronte dei continui ritardi e dei disagi dei treni regionali, avevano la possibilità di fare un viaggio più rapido e confortevole, moltiplicando l’offerta di convogli utilizzabili.

Nel tempo si è verificato, però, che non essendovi l’obbligo di prenotazione non vi sia nemmeno la sicurezza del posto a sedere e così negli orari di punta, in determinati giorni della settimana, soprattutto lunedì e venerdì, nei periodi estivi o in prossimità delle vacanze natalizie e pasquali, i pendolari devono fare il viaggio in piedi o sottoporsi a continui cambi di posto.”

“Questa circostanza – conclude l’azzurro – vanifica il maggior confort che si era cercato di introdurre dando vita a ICPass e Mi Muovo Card: per questo chiedo alla Regione, nell’ambito delle trattative con Trenitalia per la definizione dell’orario estivo, che si preveda, come ipotizzato nel 2005, la presenza sui treni Eurostar City ed Intercity di posti non prenotabili, riservati ai pendolari.”