“Finalmente la Giunta Regionale ha riconosciuto che nella tassa consortile vi sono aspetti da correggere”, così Andrea Pollastri (PdL) a seguito dell’audizione tenuta dall’Assessore alle Politiche Agricole Tiberio Rabboni davanti alla Commissione Assembleare II Politiche Economiche in cui ha illustrato le linee guida e gli orientamenti in materia di contribuenza dei Consorzi di Bonifica.
L’Assessore, citando i Progetti di Legge pendenti in Commissione, presentati rispettivamente dal Comune di Maranello, dalla Provincia di Piacenza e da Pollastri, citando in particolare quest’ultimo, ha espresso la volontà della Giunta di stabilire un principio di equità che consenta, tramite una classificazione delle aree urbane, di indicare chi effettivamente abbia un beneficio dalle opere di bonifica, e quindi debba pagare le relative tasse, e chi, invece, non ce l’abbia, limitandosi a pagare le imposte della fognatura pubblica al Gestore Idrico.
Per gli edifici cui verrà riconosciuto il beneficio ci sarà un’unica imposta, che disciplinerà gestione idrica e consorzi, a seguito di accordi “volontari” tra Consorzi di bonifica e Gestore Idrico, i cui obblighi e competenze siano chiari.
Durante la Commissione Pollastri ha illustrato il suo Progetto di Legge, ricordandone i punti salienti: “La cessazione del pagamento dell’ “iniqua gabella” a danno dei proprietari di immobili urbani, il passaggio alle Province dei compiti di classificazione delle aree che ricevono un beneficio specifico e la possibilità per gli Enti Locali di ricevere e gestire direttamente opere consortili (canali, idrovore, ecc.), nonché una nuova elegge elettorale che dia più peso ai contribuenti urbani in seno ai Consigli dei Consorzi di Bonifica”.
Pollastri ha poi espresso la necessità di pervenire ad una legge condivisa in tempi rapidi per risolvere un annoso problema ed ha apprezzato la volontà dell’Assessore di coinvolgere tutte le parti in causa, senza alcuna esclusione o preclusione, “Ma soprattutto – ha concluso l’azzurro – ritengo di capitale importanza che, dopo tanti anni di dure battaglie, la Regione cominci a riconsiderare quello che prima sembrava essere un assunto incrollabile, ossia che tutti i proprietari di fabbricati hanno un beneficio e quindi devono pagare la tassa di bonifica, oggi si dice qualcosa di diverso, che non tutti hanno questo beneficio ma dipende da dov’è collocato l’edificio, non è ancora ciò che volevamo, cioè l’esclusione dalla tassazione di tutti gli immobili urbani serviti da pubblica fognatura, ma è un notevole passo avanti.”